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RAPPORTI

Le fonti per lo studio della civiltà cinese

di Marina Miranda

Il 24 e 25 novembre 1993 si è svolto a Napoli il secondo convegno organizzato dall'A.I.S.C. (Associazione Italiana di Studi Cinesi), dopo quello tenutosi, come si ricorderà, nella primavera del '90 a Venezia, sul tema "Intellettuali e potere in Cina" (si veda Mondo Cinese n. 70, giugno 1990, pp. 71-73).
Il Convegno si è svolto nella splendida sede del Dipartimento di Studi Asiatici dell'Istituto Universitario Orientale (I.U.O.) di Napoli, trasferitasi di recente nello storico Palazzo Corigliano. Il tema trattato è stato quello delle fonti per lo studio della civiltà cinese, una problematica di grande interesse metodologico, che è stata affrontata dal punto di vista delle fonti soprattutto storiche, oltre che letterarie, per i diversi periodi della storia della Cina, da quello classico a quello moderno.

Numerosi sono stati i docenti intervenuti al convegno, oltre a studenti e giovani studiosi, provenienti dalle maggiori università italiane, tra cui quelle di Venezia, di Roma e lo stesso I.U.O. Tra essi ricordiamo i professori A. Cadonna, A. Garletti, P. Corradini, F. Da Napoli, M. Dinacci, G. Fossati, L. Lanciotti, A. Lavagnino, F. Mazzei, A. Palermo, C. Pisciotta, M. Sabattini, P. Santangelo, A. Tamburello, la dr.sa M. Battaglini e il dr. G. Mantici.

Lo svolgimento dei lavori è stato strutturato in modo che ogni relazione fosse seguita dall'intervento di un correlatore, finalizzato a stimolare la discussione e il dibattito, attraverso domande, considerazioni, osservazioni o mediante un'altra relazione inerente al tema affrontato. Gli studiosi e i docenti che hanno svolto il ruolo di correlatore sono stati il prof. G. Bertuccioli, la dr.sa R. Bertinelli, il prof. E. Bottazzi, il prof. G.C. Calza, la dr.sa M. Cigliano, la dr.sa P. Dadò, la dr.sa D. Guida, il dr. I. Iannaccone, il dr. F. Masini, il prof. M. Scarpari e la prof.sa D. Tozzi.

La maggior parte delle relazioni sono state presentate da giovani studiosi, alcuni dei quali hanno affrontato problematiche di grande interesse, sinora poco studiate nell'ambito della sinologia italiana.

Uno di questi temi è quello delle fonti oracolari di epoca Shang e proto-Zhou, il jiaguwen, che è stato esaminato dal dr. R. Fracasso. Dell'epigrafia durante la dinastia Han posteriore ha parlato invece la dr.sa T. Lippiello, sottolineando l'importanza delle incisioni su pietra come fonte per la storia non ufficiale dello stesso periodo.

Anche dell'epoca classica ha trattato il dr. M. Ceresa, il quale ha analizzato le fonti letterarie relative alla coltivazione e all'uso del tè. Quello della cultura materiale è stato ancora il tema scelto dalla dr.sa A. Malagò che ha illustrato i problemi terminologici e lessicali riguardanti la tessitura.

Del periodo moderno ha discusso invece la dr.sa P. Paderni, la quale ha esaminato le fonti giudiziarie del Ministero delle Pene per lo studio della storia sociale della Cina in epoca Qing. Dei documenti d'archivio della stessa dinastia e, in particolare, dei memoriali di palazzo ha parlato anche chi scrive, cercando di fornire una presentazione generale degli archivi storici nella Repubblica Popolare Cinese e a Taiwan.
Del periodo tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo si è occupato invece il prof. F. Coccia, il quale ha analizzato la pubblicistica e la stampa periodica, fonti che forniscono un quadro molto vivo del fermento intellettuale dell'epoca.

Dell'era contemporanea ha trattato poi il dr. R. Rastrelli, che ha effettuato un esame critico dei documenti dei servizi di informazione statunitensi e delle relative scelte dell'amministrazione americana negli anni '40.

Il rapporto tra narrativa e produzione cinematografica è stato affrontato invece dalla dr.sa S. Staffutti, che ha presentato un romanzo su cui è stata basata la sceneggiatura di un film degli anni '60.

Di altre fonti letterarie, dei resoconti di pellegrini cinesi in India tra il IV ed il VII secolo, ha parlato il dr. F. Sveldezza. Infine il dr. M. Paolillo ha esaminato un testo di geomanzia di epoca Tang.

Particolarmente interessante è stato il contributo del prof. F. Greselin che ha illustrato gli sviluppi più recenti dei mezzi informatici che possono essere applicati in campo sinologico, per la creazione di banche dati e archivi bibliografici, da utilizzarsi sia nel campo della ricerca che della didattica.

MONDO CINESE N. 85, GENNAIO-APRILE 1994

 

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