Aprirà il 18 settembre, in occasione della XVII Giornata della
Cultura Ebraica, la mostra “Gli Ebrei a Shanghai”, visitabile
presso il Memoriale della Shoah. Attraverso 15 pannelli con 60
fotografie in bianco e nero e una decina di teche con documenti originali, verrà
raccontato il viaggio degli ebrei dall’Europa Centrale verso Shanghai,
unico luogo in cui potevano rifugiarsi senza bisogno di un visto, e i momenti di
vita quotidiana nel distretto di Hongkou. La mostra è stata curata dal Museo dei
Rifugiati Ebrei di Shanghai e verrà presentata dagli Istituti Confucio
dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore. Il progetto dell’allestimento è stato curato da Morpurgo de Curtis
ArchitettiAssociati.
Tra il 1933 e il 1941, secondo le stime, arrivarono a Shanghai, su navi da
crociera salpate dai porti di Genova e Trieste, almeno 18.000 ebrei. Il
massiccio afflusso terminò con il bombardamento giapponese di Pearl Harbour nel
dicembre del 1941. Nel 1942 il comandante della Gestapo in Giappone si recò a
Shanghai e propose la “soluzione finale” alle autorità nipponiche. Fu allora che
i Giapponesi proclamarono l’istituzione di un ghetto nel distretto di
Hongkou, a Shanghai, e obbligarono tutti gli ebrei a stabilirvisi.
L’ex sinagoga di Shanghai, Ohel Moshe, fu restaurata nel 2007 ed ora ospita il
Museo dei Rifugiati Ebrei di Shanghai, che è già stato visitato da circa 300.000
persone ed ha curato la realizzazione di questa mostra.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 dicembre, nei seguenti
orari:
lunedì dalle 10:00 alle 19:30 – dal martedì al giovedì dalle 10:00 alle 14:30 –
prima domenica del mese dalle 10:00 alle 18:00.
L’ingresso è gratuito per i visitatori del Memoriale.
Per maggiori informazioni consultare il sito
www.memorialeshoah.it
Il Memoriale della Shoah di Milano (Binario 21) sorge in un’area
della Stazione Centrale situata al di sotto dei binari ferroviari ordinari.
L’area era originariamente adibita al carico e scarico dei vagoni postali e
aveva accesso diretto a Via Ferrante Aporti. Tra il 1943 e il 1945 questo fu il
luogo in cui centinaia di deportati furono caricati su vagoni merci, che
venivano sollevati tramite un elevatore e trasportati cosìì al sovrastante piano
dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza, venivano agganciati
ai convogli diretti ai campi di concentramento e sterminio (Auschwitz-Birkenau,
Bergen Belsen) o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.
Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al
campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani. |