Cosa sappiamo dei media cinesi di oggi? Siamo abituati a
parlarne solo a proposito di censura, senza tener conto dei cambiamenti avvenuti
negli ultimi trent’anni. L’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di
Milano, in collaborazione con il CARC (Contemporary Asia Research Centre) e il
Dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e di Studi Interculturali,
ha organizzato un ciclo di incontri per il mese di aprile, che si propone di
spiegare in che modo la rapida trasformazione economica e sociale del Paese di
Mezzo ha influenzato i recenti mutamenti dei mezzi di comunicazione e come gli
stessi si sono aperti al mercato nazionale e internazionale. Qual è il ruolo di
Internet in tutto questo? Pare che la sua crescente popolarità abbia contribuito
a rendere sempre più vivaci i dibattiti online che hanno, inevitabilmente,
contagiato tutti gli altri mezzi di comunicazione.
Il ciclo si aprirà con due seminari del professor Cao Qing,
della Durham University, che verteranno sulla funzione dei media in una
prospettiva di studi culturali e analisi critica del discorso. Nello specifico
Cao Qing parlerà del rapporto tra mass media e modernità nella Cina di inizio XX
secolo attraverso il grande dibattito sulla stampa e della rappresentazione
della Cina sui media inglesi di oggi. Durante l’incontro di martedì 11 aprile,
dal titolo Mass media and modernity in late China: the case of the great press
debate (ore 12:30), parlerà del ruolo dei media nella Cina dei primi anni del XX
secolo, con una particolare attenzione alle diverse chiavi di lettura della
modernizzazione e dei cambiamenti sociali di quel periodo. Il giorno seguente,
mercoledì 12 aprile, nell’incontro dal titolo Why does China matter: reporting
China in the British media (ore 10:30), lo stesso professore spiegherà, invece,
come negli ultimi anni l’immagine della Cina trasmessa dai media britannici sia
andata trasformandosi sull’onda dei cambiamenti avvenuti nelle relazioni
internazionali tra la Cina e l’occidente.
Nel terzo incontro, che si terrà mercoledì 19 aprile (ore 10:30), Gianluigi
Negro, ricercatore post-doc dell’Università della Svizzera italiana, parlerà
dello sviluppo di Internet nella Repubblica Popolare Cinese iniziato nella prima
metà degli anni Novanta. L’intervento metterà in luce gli aspetti diacronici più
rilevanti nella storia di Internet in Cina attraverso una analisi basata sulla
political economy. Il ciclo si chiuderà mercoledì 26 aprile (ore 10:30) con
l’intervento di Tanina Zappone, assegnista di ricerca di diritto privato
comparato dell’Università degli studi di Torino, che analizzerà il ruolo dei
media nel processo di costruzione dell’immagine cinese avviato nell’ultimo
ventennio, dal momento in cui la leadership cinese ha iniziato a mostrare
attenzione verso la percezione all’estero dell’immagine nazionale.
Gli incontri si terranno presso il Polo di Mediazione Interculturale e
Comunicazione – aula T4, Piazza Indro Montanelli 11, Sesto San Giovanni (MI). Ingresso libero.
Per informazioni: Istituto Confucio dell’Università degli Studi
di Milano, tel. 02 50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10:00 alle 15:00),
info.confucio@unimi.it , www.istitutoconfucio.unimi.it
Contatto per i giornalisti: Valentina Talia, 338.3050698 - 02 50321679,
comunicazione.confucio@unimi.it
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