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L'UOMO E L'UNIVERSO
Musica, riti e fengshui nella tradizione cinese

Ciclo di eventi dal 13 al 27 marzo

Milano
13-27 marzo 2012

L’uomo e l’universo, l’uomo e la natura. Un dialogo che, nella tradizione del pensiero cinese, influenza non soltanto la cultura, ma anche la politica e la società. La filosofia confuciana, con il suo accento sull’armonia, e la filosofia taoista, con il suo invito ad abbandonarsi al corso naturale delle cose, hanno plasmato la vita individuale e collettiva nella Cina antica, ma la loro influenza è ancora viva nella Cina di oggi.

L’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano propone un percorso in tre appuntamenti per esplorare il rapporto tra l’uomo e l’universo nella tradizione cinese. Con una performance musicale inedita – un concerto di musica taoista – e con due conferenze su musica e fengshui.

 
MUSICA TRADIZIONALE                                                          

Si parlerà di musica cinese tradizionale e del ruolo della musica nei riti e in politica martedì 13 marzo alle 18.00 al negozio civico “ChiAmaMilano” http://www.chiamamilano.it/cgi-bin/testo2.pl?pmid=21&pos=5, Largo Corsia dei Servi 11, Milano (MM1 Duomo/San Babila) con Elisa Sabattini, ricercatore di Lingua e Letteratura della Cina e dell’Asia Sud-orientale presso l'Università degli Studi di Sassari. Una gioiosa armonia: la musica nella Cina antica è il titolo dell’incontro, in cui Sabattini parlerà della evoluzione della musica, una delle sei arti fondamentali praticate dai letterati per coltivare le qualità morali individuali, e del suo ruolo fondamentale nei riti e in politica, come manifestazione del buon governo.

Sabattini, che si occupa del pensiero politico del primo periodo Han con particolare attenzione anche al periodo pre-imperiale, approfondirà ulteriormente il tema del valore etico ed estetico della musica nella Cina antica e classica mercoledì 14 marzo alle 12.30 al Polo di Mediazione Internazionale e comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni, MI - MM1 Sesto Marelli). Al centro dell’incontro sarà il rapporto tra musica e buon governo e le differenze tra musica cerimoniale e musica corrotta.

 

MUSICA E RITI TAOISTI

La musica tradizionale cinese, e in particolare i ritmi e le melodie tipiche dei riti tradizionali taoisti, saranno al centro dello spettacolo in programma venerdì 23 marzo alle 21 allo spazio Arte (via Maestri del Lavoro, Sesto San Giovanni, MM1 Sesto Marelli). Un’occasione unica per assistere a una performance rituale taoista di grande suggestione, portata a Milano da un gruppo  proveniente dalla provincia dello Shanxi, area dove famiglie di contadini si tramandano complesse competenze rituali, dipinti di divinità, talismani magici e mantra.

La famiglia Li, con un patrimonio artistico trasmesso per nove generazioni, è una delle più note nella zona. Testimoni di un’intensa eredità rituale ancor oggi al servizio della società tradizionale, sono specialisti laici del rito che operano per portare il benessere alla comunità locale: la gente domanda loro di officiare rituali per richiedere l’intervento delle divinità e la loro benedizione, recitando lunghe preghiere nei templi e durante i funerali o celebrando riti occasionali per adempiere a voti religiosi, ricevere un figlio in salute, stabilire l’armonia cosmica e sociale.

I suoni della liturgia vocale dei maestri taoisti e le loro percussioni accompagnano le processioni e i riti di fronte alle bare o alle immagini delle divinità, insieme con la melodia delicata e intensa dell’oboe (guanzi) e dell’organo a bocca ad ancia libera (sheng). Attraverso le forze curative del rituale e della musica i taoisti mantengono l’armonia nella comunità.

 

IL FENGSHUI NELLA TRADIZIONE 

Il percorso si chiuderà martedì 27 marzo con un doppio incontro sul fengshui (letteralmente: vento e acqua).

Il fengshui, o “geomanzia”, può essere definito come una scienza cosmologica tradizionale, un complesso teorico e pratico che affonda le radici nel pensiero cinese antico, in particolare nella cosmologia correlativa (IV-I secolo a.C.), e si fonda sulla comunione tra uomo e ambiente. Nato con l’obiettivo di identificare un sito ideale per le abitazioni sia dei viventi (“dimore yang”) che dei defunti (“dimore yin”), il fengshui gode di eccezionale notorietà in Occidente, dove però è conosciuto soprattutto come tecnica per ottenere il benessere psicofisico grazie a una armoniosa disposizione degli interni della casa.

Alle 10.30 presso il Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni, MI - MM1 Sesto Marelli), Maurizio Paolillo, docente di Lingua e Cultura Cinese presso l'Università del Salento ed esperto di fengshui, spiegherà le origini filosofiche della geomanzia e il suo rapporto con le altre espressioni del pensiero cinese, come la pittura di paesaggio e la medicina tradizionale.

Alle 18, presso il negozio civico “ChiAmaMilano” http://www.chiamamilano.it/cgi-bin/testo2.pl?pmid=21&pos=5, Largo Corsia dei Servi 11, Milano (MM1 Duomo/San Babila), Paolillo approfondirà ulteriormente le influenze del fengshui sull’architettura cinese e sulla pianificazione urbanistica su larga scala (a partire da Pechino), mostrando i punti chiave della visione geomantica del paesaggio e delle dimore umane (a partire dal concetto cardine di qi) e chiarendo le distorsioni interpretative con cui il pensiero New Age ha “adottato” il fengshui.

 

Tutti gli incontri sono a ingresso libero.

 

Elisa Sabattini è attualmente ricercatore di Lingua e Letteratura della Cina e dell’Asia Sud-orientale presso l'Università degli Studi di Sassari. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università Ca' Foscari di Venezia in co-tutela con l'INALCO di Parigi. Successivamente ha proseguito le sue ricerche presso l'Università Cattolica di Lovanio, Belgio. Si occupa del pensiero politico del primo periodo Han con particolare attenzione anche al periodo pre-imperiale.

 

La famiglia Li è la più prestigiosa famiglia di daoisti nella contea di Yanggao, nella provincia cinese dello Shanxi, con un’eredità di circa nove generazioni. Il leader attuale dei Li è Manshan, figlio del defunto grande maestro Daoista Li Qing (1926-1999). I maestri anziani di oggi erano attivi durante i primi anni del Maoismo e hanno riacquistato vigore dopo la Rivoluzione Culturale.

 

Maurizio Paolillo è docente di Lingua e Cultura Cinese presso l'Università del Salento. Si è laureato nel 1990 con la prima tesi sinologica in Italia sul fengshui; è autore di una monografia sulla tradizione del giardino in Cina (Il giardino cinese. Una tradizione millenaria, Guerini e Associati, Milano 1996), e di circa 40 articoli in italiano, inglese, francese e cinese pubblicati a partire dal 1992 su riviste specializzate. I suoi studi sono centrati principalmente sul fengshui e sulla visione dello spazio paesistico e pittorico nella Cina antica, espressa nelle tradizioni taoista e buddhista. La sua monografia Il fengshui. Origine, storia e attualità (Carocci, 2012, http://www.carocci.it/web/Controller.do?query=__BOOK_SCHEDA_LIBRO_2&jscr=0&srcprm=5593) è la prima, non solo in Italia, ad affrontare il fengshui in tutta la sua complessità storica e dottrinale. Sempre per i tipi Carocci, ha attualmente in preparazione un volume sul Taoismo.

 

Per informazioni: Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, tel. 02.50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 15.00), info.confucio@unimi.it, www.istitutoconfucio.unimi.it.

 

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Contatto per i giornalisti: Emma Lupano, 335.7835402, emma.lupano@unimi.it

 

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