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L'ALBERO FERITO


Autore HAN Suyin
Editore Bompiani, Milano
Prima edizione 969
Pagine 534
Traduzione (dall'inglese) di Ettore Capriolo
Titolo originale The Crippled Tree
© 1965, Han Suyin

Han Suyin ha scritto con L'albero ferito il primo capitolo di una storia di se stessa, della sua famiglia e della Cina moderna, che è insieme autobiografia e saggio, cronaca di un costume e di una cultura e manifesto per una comprensione senza pregiudizi della Rivoluzione cinese. Sulla base di documenti di famiglia e di resoconti di testimoni oculari, appare nel libro di Han Suyin la Cina che fu oggetto di mercato del colonialismo europeo e dei potenti Signori della guerra, ma anche la Cina con le sue speranze e le sue ribellioni, i Boxers, Sun Yat-sen e Chang Kai-shek. Su questo sfondo storico della futura rivoluzine maoista, si dipanano con straordinaria ricchezza narrativa le vicende romanzesche, ma autentiche di una ragazza e di una famiglia, cosicché il racconto procede su due binari: storia e quadro di costume.
Alle domande storico-politiche: perché non è nata una borghesia in Cina? Quali sono state le conseguenze della penetrazione occidentale? Perché non è stato possibile un trapasso senza scosse al mondo moderno? Han Suyin risponde con una ricreazione romanzesca, evocando un vecchio mondo che ha cessato di esistere e gettando un'insolita luce su fatti generalmente noti, quando lo sono, soltanto attraverso le pagine necessariamente aride degli storici.

Han Suyin, nome d'arte della scrittrice inglese Elizabeth COMBER (Pechino 1917). Nata in Cina da padre cinese e madre belga, studiò medicina a Pechino e poi a Bruxelles; rientrò in Cina allo scoppio della guerra sino-giapponese, sposò un generale di Chiang Kai-shek e scrisse il suo primo libro, Destinazione Chungking (1938). In seguito alternò l'attività di medico a quella di scrittrice, ottenendo grande successo con L'amore è una cosa meravigliosa (1952). La sua notorietà è anche legata alla cosiddetta "trilogia cinese", nella quale le vicende autobiografiche si intrecciano con gli avvenimenti che sconvolsero la Cina tra la caduta dell'Impero e la vittoria della Rivoluzione: L'albero ferito (1964), Un fiore mortale (1966), Estate senza voli (1968). Ha poi scritto una biografia di Mao Tse-tung, Mao Tse-tung, una vita per la rivoluzione (1972), e Il vento nella torre (1976), oltre a un saggio economico e politico, La Cina nell'anno 2001 (1967). I suoi libri scaturiscono sia da documenti sia da racconti, inchieste e interviste condotte dall'autrice presso i protagonisti degli avvenimenti di cui si parla, e forniscono un quadro avvincente della società cinese e delle sue trasformazioni, tanto da consentire ad Han Suyin di essere riconosciuta, nonostante la sua formazione culturale occidentale e le sue origini sociali, come una voce della Cina".

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