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RAGAZZA DI PECHINO


Autore Chun Shu
Editore Guanda, Parma
Prima edizione 2003
Pagine 252
Traduzione (dal cinese) di Mirella Fratamico
Titolo originale Beijing Wawa
© Yuanfang ban tushu

Nella Cina del dopo Tian'anmen, Chun Shu, ipersensibile adolescente di Pechino, vive un'esistenza già tormentata dal disincanto. Inquieta, intollerante delle limitazioni imposte dalla società, dalla scuola e dalla famiglia, la giovanissima autrice si racconta descrivendo il suo male di vivere, la sua ribellione, le prime esperienze sessuali e sentimentali. La passione per la poesia e soprattutto per la musica rock. È proprio l'amore per la musica a portarla nei locali dove suonano i gruppi underground che ormai da un decennio popolano la scena musicale pechinese. Qui Chun Shu comincia a frequentare i giovani musicisti nella speranza di trovare in loro qualcuno con cui condividere emozioni e sentimenti che la facciano sentire viva, qualcuno con cui instaurare rapporti umani e sentimentali più autentici. Ne rimane delusa, e altrettanto deludenti, se non squallide, si rivelano le relazioni che intreccia con giovani poeti e pittori, artisti alternativi che vivono ai margini della società. Abbandonata la scuola a quindici anni per entrare nella redazione di una rivista di musica, finalmente crede di poter soddisfare le sue ambizioni intellettuali e di avere la libertà e l'indipendenza che desiderava. Ma scopre che la vita è ancora insopportabile…
Romanzo-confessione scritto con la fresca autenticità di una diciassettenne al suo esordio, Ragazza di Pechino rivela insieme il doloroso percorso esistenziale di un'adolescente e il vasto dramma di un'intera generazione alla disperata ricerca di nuovi valori.

"Forse altre persone, come me, avevano voglia di fare tabula rasa del proprio passato. Terminati gli esami d'ammissione alle superiori scrissi ad alcuni amici di quel periodo, bruciai il diario e mi preparai a iniziare daccapo una nuova vita…
Ho sempre creduto che una spia o un assassino perfetto non dovessero avere né passato né futuro per potersi dileguare da un momento all'altro, come Li Ming, il killer di Angelo diabolico. Io non ero né una spia né un'assassina, ma quelle figure mi piacevano per l'intelligenza e il mistero che le circondavano oltre che per il fatto di camminare sempre sul filo del rasoio, tra la vita e la morte. Sono una che ama il pericolo, non lo nego."

Chun Shu è nata a Pechino, dove tuttora risiede. Ragazza di Pechino, che ha scritto a diciassette anni, è il suo primo libro.

 

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