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CULTURA E SOCIETA'

Errori editoriali e conseguenze politiche

di Marina MIRANDA

1. Premessa
Alle enormi pressioni cui è sottoposta la stampa in Cina si aggiungono anche non poche difficoltà di carattere linguistico: a rendere spesso ancora più duro il mestiere di giornalista è proprio la complessità dei caratteri cinesi. Come è noto, l’uso degli ideogrammi cela numerose insidie, dal momento che alcuni di essi, nell’apparire abbastanza simili, possono essere facilmente confusi. Non è raro così che la sostituzione o l’omissione anche di un solo carattere possa alterare completamente il senso di una frase; allo stesso modo è accaduto che su alcuni giornali cinesi, nel comporre i nomi propri di leader politici famosi, siano stati usati caratteri simili a quelli originali, ma completamente errati, il cui significato talvolta si è rivelato tutt’altro che positivo, se non addirittura offensivo per il personaggio in questione.

Questi che in Occidente potrebbero essere considerati banali errori tipografici, in Cina invece hanno addirittura conseguenze politiche: infatti giornalisti e redattori, ritenuti colpevoli di tali sbagli, sono stati puniti severamente con ammende, retrocessioni di carriera, decurtazioni dello stipendio o addirittura, in alcuni casi, con il licenziamento.

Tali vicende sono documentate in una originale “Storia dell’informazione in Cina a partire dal 1949” (“Zhongguo xinwen shi – 1949nian yilai” 中国新闻史 - 1949年以来), un pezzo apparso il 18 luglio 2007 su di un blog in cinese della Soho (sohoxiaobao)1.

2. L’alterazione dei nomi di leader famosi
Il saggio inizia a considerare gli anni ’50 e ’60, periodo in cui per riprodurre i caratteri venivano usati stampi di piombo, ciascuno dei quali corrispondente a un solo ideogramma. Durante la rivoluzione culturale
apparvero invece degli speciali stampi a tre caratteri, su cui era inciso l’appellativo più comunemente usato per il Presidente Mao: “Mao zhuxi” 毛主席. Tale sistema consentiva di rispettare le direttive secondo cui i tre caratteri “Mao zhuxi” dovevano essere scritti tutti sulla stessa riga e mai assolutamente essere separati, facendo apparire, ad esempio, “Mao” 毛 su di una riga e “zhuxi” 主席 su quella successiva. Ciò sarebbe equivalso quasi come a “tagliare il Presidente Mao a metà della vita” (“lanyao zhe duan Mao zhuxi” 拦腰折断毛主席) e avrebbe costituito un grave errore politico, di cui si sarebbero dovute pagare le conseguenze.

Ancora relativamente a Mao, viene ricordato un caso in cui il suo nome è stato profondamente distorto; come è noto, i nomi propri in cinese non sono definiti e codificati come in Occidente, ma vengono composti da uno o due caratteri dal significato propizio e benaugurante. In questo caso l’ultimo carattere del nome di Mao Zedong 毛泽东, “dong” 东, “oriente”, è stato confuso con un carattere simile, 乐, che può essere letto sia “yue”, “musica” che “le”, “felicità, felice”. In tal modo il nome di Mao veniva completamente distorto in Mao Zeyue o Mao Zele 毛泽乐, il cui significato può apparire quasi una caricatura: Mao “Lustro di Felicità” o “di Musica”, invece che Mao “Lustro d’Oriente”, come in base alla dicitura originale.

Fortunatamente tale incidente accadeva non negli anni di culto della personalità del Grande Timoniere, ma solo più tardi, negli anni ’90. Nello stesso periodo sorte analoga toccava ad altri leader, come Li Peng 李鹏, Yang Shangkun 杨尚昆, Li Ruihuan 李瑞环, Zhu Rongji 朱镕基 e Jiang Zemin 江泽民2.

Relativamente al nome di quest’ultimo, il Quotidiano di Jiujiang nel Jiangxi (Jiujiang Ribao) ebbe seri problemi per averlo composto in maniera errata: al posto del secondo carattere “ze” 泽 (“lucidità, lustro”), ne fu usato uno simile, ma con radicale diverso, “guai” 怪, che significa . “strano, bizzarro”. Così invece che Jiang Zemin 江泽民, Jiang “Lustro per il Popolo”, il nome suonava come Jiang Guaimin 江怪民, Jiang “Strano per il Popolo”.

Allo stesso modo è risultato offensivo l’errore relativo al nome di Yang Shangkun3 杨尚昆, in cui il terzo carattere “kun” 昆, (“fratello, progenie”) è stato confuso con il carattere “pi” 屁, che è assai simile e, pur differenziandosi per un solo tratto orizzontale, ha invece un significato piuttosto forte: “rifiuto, scarto/flatulenza”. E così il nome Yang Shangkun 杨尚昆, Yang “Abile nella Progenie” è stato trasformato in Yang Shangpi 杨尚屁, Yang “Abile nella Flatulenza”. Inutile sottolineare quanto l’insulto risultasse pesante.

Altrettanto grave è stata l’offesa nel caso del nome di Li Ruihuan4 李瑞 环, in cui al posto del terzo carattere “huan” 环, “anello, collegamento”, ne è stato usato uno simile, ma con radicale diverso: “huai” 坏 “cattivo, malvagio”. Così invece che Li Ruihuan 李瑞环, Li “Anello Fortunato”, il nome è diventato Li Ruihuai 李瑞坏, Li “Malvagio Fortunato”.

Meno grave e offensivo è stato l’errore nel caso dell’ex-Premier Zhu Rongji5 朱镕基, nel cui nome il secondo ideogramma “rong” 镕 (“fondere, liquefare, sciogliere”), un carattere poco usato, è stato sostituito da un altro di più ampio utilizzo, che si legge alla stessa maniera ed è molto simile, con il medesimo significante, ma senza il radicale: “rong” 容,“aspetto, forma/contenere, contenuto”. Così Zhu Rongji 朱镕基, Zhu “Fusione Fondamentale” è diventato Zhu Rongji 朱容基, Zhu “Contenuto Fondamentale”. Il risultato in questo caso appare meno grave, dal momento che il significato del secondo “rong” 容 non è particolarmente peggiorativo rispetto al primo 镕.


Frequenti sono gli errori anche nella qualifica attribuita a personaggi pubblici: al tempo in cui era Premier, Li Peng6 李鹏 non fu chiamato “Guowuyuan . Zongli” 国务院总理, “Presidente del Consiglio degli Affari di Stato”, cioè “Primo ministro”, ma “Guowuyuan Zong Jingli” 国务院总经理, “Direttore generale del Consiglio degli Affari di Stato”, con l’aggiunta di un carattere che trasforma “zongli” 总理 in “zong jingli” 总经理. Una denominazione correttamente usata per le imprese, non per le istituzioni statali.

3. Gli errori politici imbarazzanti
Errori nell’uso dei caratteri hanno colpito anche Deng Xiaoping: in un articolo pubblicato dal Quotidiano dello Shanxi (Shanxi Ribao), nel riferire di un forte contributo con cui Deng Xiaoping sosteneva il progetto “Speranza”7, invece del verbo “juan” 捐, “donare, offrire”, ne veniva usato un altro graficamente simile “sun” 损, che invece significa “perdere, danneggiare, diminuire”. Il titolo risulatava quindi: “Il compagno Deng Xiaoping ha fatto perdere 5000 yuan al progetto ‘Speranza’ ” (“Deng Xiaoping tongzhi sun kuan 5000 yuan Xiwang gongcheng” 邓小平同志损款5000元希望工 程), invece che “Il compagno Deng Xiaoping ha donato la somma di 5000 yuan al progetto ‘Speranza’ ” (“Deng Xiaoping tongzhi juankuan 5000 yuan Xiwang gongcheng” 邓小平同志捐款5000元 希望工程). Deng sarebbe figurato così non un benefattore ma un detrattore.

Tra le personalità politiche non sono state risparmiate neanche quelle straniere: è stato il caso di George W. Bush, oggetto di satira, oltre che in Occidente, questa volta anche in Cina, sebbene non intenzionalmente. Accanto a una foto del Presidente americano invece della dicitura corretta il “Presidente americano Bush Jr.” (“Meiguo Zongtong xiao Bushi” 美国总统小布什), l’indicazione “junior”, in cinese “xiao” 小, è stata posta nel punto sbagliato, come apposizione di “Zongtong” 总统, Presidente: “il piccolo Presidente americano Bush” (“Meiguo xiao Zongtong Bushi” 美国小总统布什).

Di nuovo nei confronti degli Stati Uniti un’altra gaffe è avvenuta due giorni dopo l’11 settembre 2001, quando sul quotidiano Notizie del Mattino di Pechino (Beijing Chenbao) è stata pubblicata un’enorme foto del World Trade Center in fiamme ed accanto ad essa un’altra dell’allora Presidente Jiang Zemin con in mano una torcia, mentre presenziava l’inaugurazione della IX edizione dei Giochi sportivi nazionali8. Data l’associazione immediata tra le due immagini, l’imbarazzo a livello politico è stato notevole.

Ancora di rilevanza a livello internazionale è stato un errore commesso relativamente al caso di Hong Kong, in occasione della sua restituzione alla Cina nel 1997, in un articolo che avrebbe dovuto intitolarsi in origine: “Hong Kong sarà migliore domani” (“Xianggang mingtian geng meihao” 香港明天更美好). Ma al posto del carattere “tian” 天 di “mingtian” 明天 (“domani”), è stato usato erroneamente il carattere “wu” 无, che è una negazione, producendo il seguente risultato: “Hong Kong non sarà affatto migliore domani” “Xianggang ming wu geng meihao” 香港明无更美好).

In un errore altrettanto grave dal punto di vista politico è incorso il già citato Quotidiano di Jiujiang, a quanto pare avvezzo a gaffe di questo tipo, finendo di nuovo nei guai nel 2006. Sebbene l’intento fosse di affermare in un articolo che “Non ci sarebbe stata una nuova Cina senza il Partito comunista” (“Mei you Gong dang jiu mei you xin Zhongguo” 没有共党就没有新中国), è stata invece omessa la negazione “mei” 没, scrivendo “you” 有 al posto di “mei you” 没有. Il senso della frase è stato così completamente alterato: “Con il Partito comunista non ci sarebbe stata una nuova Cina” (“You Gong dang jiu mei you xin Zhongguo” 有共党就没有新中国). Dopo un errore politico del genere non c’è da stupirsi per il licenziamento in tronco del Direttore e del Redattore capo

MONDO CINESE N. 132, LUGLIO - SETTEMBRE 2007

Note

1. http://www.sohoxiaobao.com/chinese/bbs/blog_view.php?id=694430..
2 Jiang Zemin (n. 1926) è stato Segretario generale del Pcc dal 1989 al 2002 e Presidente della Repubblica dal 1993 al 2003..
3 Yang Shangkun (1907-1998) ha ricoperto la carica di Presidente della Repubblica dal 1988 al 1993..
4 Li Ruihuan (n. 1934) è stato Presidente della Conferenza politica consultiva del popolo cinese dal 1993 al 2003...
5 Zhu Rongji (n. 1928) ha ricoperto la carica di Primo ministro dal 1998 al 2003..
6 Li Peng (n. 1928) è stato Primo ministro dal 1987 al 1998 e Presidente dell’Assemblea nazionale del popolo dal 1998 al 2003.
7 Il progetto “Speranza”, sponsorizzato dalla Lega della gioventù comunista e dalla Fondazione per lo sviluppo della gioventù cinese, è stato inaugurato nel 1989 allo scopo di raccogliere fondi per fornire assistenza e garantire il diritto all’istruzione ai giovani nelle aree più povere del paese, soprattutto nel nord-ovest.
Si veda “Project Hope: 15 Years of Achievement”,
  http://www.china.org.cn/english/ null/115751.htm    .  .

8 La IX edizione dei Giochi sportivi nazionali (
Jiu Yun hui), la cui finalità è quella di promuovere le discipline sia olimpiche che non olimpiche, si è svolta a settembre 2001 a Canton. Si veda <http://www.chinahouston.org/news/20011112073454.html> ..

 

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