
Questo straordinario appuntamento culturale rientra nel progetto delle
Grandi Mostre "La Via della seta e la Civiltà Cinese" promosso
dall'Avv. Dino de Poli, presidente della Fondazione Cassamarca di Treviso, e dall'Accademia Cinese di Cultura Internazionale di Pechino, sotto la regia del curatore
Adriano Màdaro, sinologo e membro del Consiglio direttivo permanente dell'Accademia Cinese.
A Casa dei Carraresi a Treviso saranno esposti oltre
350 preziosi e rarissimi reperti provenienti da diversi Musei cinesi e da recenti scavi archeologici nelle regioni della Cina centrale. Sarà un'occasione unica per scoprire l'evolversi della civiltà cinese dal XIV al XVII secolo.
Particolare rilievo verrà dato all'epopea del rande impero
Ming, rappresentato da eccezionali reperti d'oro finemente lavorati: corone imperiali, gioielli di giada e pietre preziose, sontuosi abiti di seta, pregiate porcellane e oggetti della vita quotidiana della famiglia imperiale si affiancheranno a delicati dipinti, statue d'oro, giade raffinate, tessuti rari, mobili finemente lavorati, tutti reperti di enorme valore storico ed artistico.
La Città Proibita di Pechino, favolosa reggia fatta costruire tra il 1406 e il 1421 da Yongle, terzo imperatore della Dinastia dei Ming, sarà protagonista di primo piano con straordinari reperti provenienti dai caveaux blindati e dalle esclusive collezioni imperiali.
Un prezioso modellino in legno di tiglio, su scala 1:300, per una superficie di oltre 40 mq, la riproduce nei minimi dettagli, consentendo una specialissima visita virtuale: alla realizzazione vi hanno lavorato dodici maestri ebanisti sotto la guida di tre architetti.
Una sezione speciale sarà dedicata a Matteo
Ricci, il famoso gesuita italiano che all'inizio del XVII secolo introdusse a Corte le scienze occidentali e contribuì ad avvicinare l'Europa all'Impero cinese. Rarissimi documenti autografi, antichi testi e ingegnosi meccanismi per lo studio dell'astronomia giungeranno dalle collezioni ricciane di Macerata, città natale del grande missionario, e dal Museo dell'Astronomia di Roma.
LE SEZIONI
LA DINASTIA DELLO SPLENDORE
Ming, Splendore ideogramma Spendore, è il nome
che nel 1368 viene attribuito dal capo rivoluzionario Zhu Yuanzhang alla
Dinastia che egli fonda a Nanchino dopo aver abbattuto il potere mongolo
degli Yuan. Con i Ming inizia una stagione straordinaria nella Storia
cinese, tanto da essere considerata il "secondo Rinascimento"
dopo i Tang, con la fioritura delle arti e lo straordinario sviluppo
dell'industria manifatturiera, particolarmente della porcellana e della
seta. Tra la fine del XIV secolo e la metà del XVII l'Impero Cinese
diventa la prima Potenza economica mondiale e le sue favolose ricchezze
costituiscono un'attrazione irresistibile per l'Occidente. L'apertura
delle rotte marittime attrae non solo i mercanti ma anche i missionari,
soprattutto i Gesuiti, protagonisti degli scambi culturali e
scientifici, oltre che testimoni della "grandeur" della Cina
dei Ming.
I SEGRETI DELLA CITTÀ
PROIBITA
La Città Proibita di Pechino, favolosa reggia
fatta costruire tra il 1406 e il 1421 da Yongle, terzo Imperatore
della Dinastia dei Ming, sarà protagonista di primo piano della terza
Mostra dedicata alla Cina. Infatti la si potrà visitare virtualmente
attraverso uno straordinario modellino in legno di paulonia
(scala 1:200; m. 9x4,5, per un totale di 40 mq.) che la riproduce
fedelmente in ogni minimo dettaglio. Alla sua realizzazione, esclusiva
per la Mostra, hanno lavorato per due anni 14 maestri ebanisti della
Città Proibita sotto la supervisione di tre architetti. Gran parte
dei 350 reperti perverranno dalle collezioni custodite nei palazzi
imperiali e nei caveaux blindati. Preziosi gioielli, sontuosi abiti di
seta, pregiate porcellane e oggetti della vita quotidiana della
famiglia imperiale si affiancheranno a delicati dipinti, statue d'oro,
giade raffinate, tessuti rari, mobili finemente lavorati, tutti
reperti di enorme valore storico ed artistico. Una sezione speciale
sarà dedicata a Matteo Ricci, il famoso gesuita italiano che
all'inizio del XVII secolo introdusse a Corte le scienze occidentali e
contribuì ad avvicinare l'Europa all'Impero cinese. Rarissimi
documenti autografi, antichi testi e ingegnosi meccanismi per lo
studio dell'astronomia giungeranno dalle collezioni ricciane di
Macerata, città natale del grande missionario, e dal Museo
dell'Astronomia di Roma.
TRIONFO DI GIADE E ORO
Porpora giada e oro possono essere considerati
i tre elementi della sontuosità dell'epoca Ming, tra le più ricche
della lunga Storia della Cina: il rosso porpora, o cinabro, delle
lacche e dei muri stessi della Città Proibita, la giada imperiale
detta "grasso di montone" molto più preziosa di quella
verde e riservata al quasi esclusivo uso della Corte, l'oro come
simbolo esterno della dignità imperiale ma che assume con la
straordinaria fantasia dei gioiellieri Ming l'apice della sua
versatilità e del suo simbolismo di fasto e ricchezza. Il connubio
giada-oro con l'aggiunta delle pietre preziose provenienti dai Paesi
asiatici tributari rivela, a mezzo millennio di distanza, la
sorprendente modernità del gusto e della raffinata esecuzione di
monili che dovevano esaltare il lusso e la vanità ma soprattutto
testimoniare la potenza di un Impero che costituiva davvero il centro
del mondo. Anche questo aspetto è ben rappresentato nella ricca
scelta di gioielli esposti in Mostra.
PITTURA
"IMPRESSIONISTA"
La pittura ebbe sotto i Ming uno sviluppo
straordinario e le opere giunte fino a noi costituiscono una base
preziosa per lo studio dei costumi della società dell'epoca e perfino
della vita a Corte. Ispirata alla grande stagione pittorica dei Song,
che servì agli artisti Ming come modello di imitazione, essa è
suddivisa in quattro generi spesso molto diversi tra loro. La Mostra,
con l'esposizione di una serie di dipinti davvero emozionanti, offre per
la prima volta fuori dalla Cina una nutrita sintesi della pittura Ming:
rotoli di seta con dipinte storie letterarie o descrizioni di vita;
ritratti; paesaggi "impressionisti" con l'inserimento del
concetto taoista del rapporto uomo-natura; animali e piante, soggetti
spesso interpretati anch'essi con la mediazione del pensiero taoista. I
dipinti provengono dalle collezioni imperiali della Città Proibita di
Pechino e dai Musei di Nanchino (patria d'origine della Dinastia), di
Zhenjiang e dell'Hubei.
SCULTURE RAFFINATE
La grande statuaria buddista, già dal secondo
secolo della nostra èra entrata nella tradizione della scultura
religiosa cinese, trova un notevole impulso sotto i Ming con una
ricchissima produzione di statue soprattutto in bronzo. La tecnica della
fusione e della doratura si affina e la protezione che l'Impero cinese
accorda al Buddismo lamaista tibetano contribuisce a rafforzare i
rapporti tra clero e potere politico, favorendo la diffusione di templi
e monasteri. L'iconografia buddista si arricchisce di modelli e
mitologie che dal Tibet influenzano gli artisti cinesi i quali elaborano
una varietà infinita di soggetti ispirati da uno stile che pure
ancorato alla tradizione del passato in epoca Ming si affina e si
sinizza sempre più. La grande abilità degli scultori e la raggiunta
perfezione nell'arte della fusione, insieme alla sorprendente varietà
plastica delle modellazioni, sono ampiamente testimoniate dalle opere
scelte per la Mostra.

SEDE
Treviso, Casa dei Carraresi - Via Palestro, 33
Raggiungere la mostra
PERIODO
24 ottobre 2009 - 9 maggio 2010
ORARIO
Martedì - mercoledì - giovedì: 9.00 - 19.00
Venerdì - sabato - domenica: 9.00 - 20.00
CHIUSO: tutti i lunedì, 24, 25, 31 dicembre 2009 e 1 gennaio 2010
APERTURE
STRAORDINARIE
Lunedì 2 novembre, lunedì 7 dicembre, lunedì 28 dicembre e lunedì 5
aprile (Pasquetta)
BIGLIETTI
Intero: € 10,00- Ridotto:€ 8,00 (studenti universitari provvisti di
tessera o libretto universitario, età superiore ai 65 anni)
Ridotto: € 7,00 (età fino ai 18 anni)
Ingresso gratuito per bambini fino ai 5 anni e per i disabili e il loro
accompagnatore.
Diritto di pre-vendita: € 1,50
VISITE GUIDATE E GRUPPI
(solo su prenotazione)
Visite guidate per gruppi da 10 a 25 persone € 80,00 + biglietto
ridotto a € 8,00- Visite guidate estemporanee (su disponibilità
del personale) € 10,00 a persona.
Possibilità di organizzare gruppi con visite guidate oltre
l'orario di chiusura.
Diritto di pre-vendita: € 1,50
AUDIOGUIDE
(Storyville)
Noleggio singolo € 5,00; noleggio doppio €
8,00
SCUOLE
Visite guidate: € 40,00 + biglietto singolo alunno € 6,00
Laboratori didattici: € 60,00 + biglietto singolo alunno € 6,00
GUARDAROBA
Singoli: € 1,00
Gruppi: € 10,00
PRENOTAZIONI E
INFORMAZIONI
Dal lunedì al venerdì: 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00
Sabato: 10.00 - 13.00
Tel. +39 0422 513150 – +39 0422 513185
segreteria@laviadellaseta.info
www.laviadellaseta.info
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