Si rinnova l'appuntamento dopo il successo dello scorso anno del KoreaFilmFest edizione 2004, dedicato alla nuova cinematografia sud-coreana, nelle Arene di Campo di Marte, nell'ambito delle Rassegne Estive de "Il Cinema cotto le Stelle".
Il KoreaFilmFest partecipa quest'anno alle celebrazioni per i 120 anni delle relazioni diplomatiche tra la Corea e lo Stato Italiano attraverso due eventi che spaziano dal cinema con la 2a Rassegna Cinematografica, alla danza con la compagnia Son Mu Ga Zen Dance Company che si esibirà al Teatro Romano di Fiesole.
Il Festival organizzato da Riccardo Gelli e Chang Eun-Young, curatori della rassegna fiorentina sulla cinematografia coreana ha lo scopo specifico di far conoscere la cultura coreana attraverso le nuove produzioni cinematografiche che provengono da questo paese asiatico.
La manifestazione cade in un momento felice per i film sud-coreani dopo gli ultimi riconoscimenti ai Festival di Berlino con l'orso d'argento per la migliore regia al Film Samaritan Girl del regista Kim Ki-duk e a Cannes con il film Old Boy del regista Park Chan-wook cogliendo nel segno e ricevendo il Gran Premio della Giuria.
Dal punto di vista dell'industria il 2004 è stato un anno straordinario per il cinema coreano, all'insegna della varietà dell'offerta.
Varietà d'offerta, presente anche al KoreaFilmFest 2004 con ben dieci titoli di Film a Lungometraggio, sei Corti e dieci Animazioni, qui il pubblico fiorentino ha la possibilità di conoscere la cinematografia coreana e la sua crescente vivacità stilistica e di contenuto. Fantasy, horror, poliziesco, commedia, melodramma, erotismo: le pellicole a Firenze lasciano immaginare una libertà creativa degli autori, soprattutto quelli dell'ultimissima generazione, capaci di cimentarsi nel cinema di genere senza timori reverenziali.
Questa fascinazione per l'oriente che ha radici profonde nella cultura, nell'arte e nei costumi non è sufficiente a dar conto del fascino che il cinema dell'estremo oriente esercita oggi sui suoi spettatori. C'è qualcosa di più, qualcosa che attiene alla natura più intima di questo cinema, almeno nelle sue forme più popolari. E si tratta della fiducia nei dispositivi cinematografici di produzione del senso che in questo cinema si percepisce. Detta in altri termini, nella capacità di questi di ricreare l'incanto del cinema. E, per converso, occorrerà individuare nel disincanto e nella sfiducia nel cinema le ragioni dell'inconsistenza di molto cinema occidentale di consumo.
Da segnalare l'anteprima nazionale la sera del 24 Giugno dopo i Fochi di San Giovanni del film "La Moglie dell'Avvocato" (A Good Lawyer's Wife) del regista Im Sang-soo, Film presentato in Concorso al 60° Festival del Cinema di Venezia e distribuito in Italia da Cinema Luce.
Al Desk del festival verrà presentato il catalogo del festival compresa un ampia introduzione sulla storia del Cinema Coreano dal 1919 al 2004, mai realizzato in lingua italiana.
Programma
In Collaborazione: Ministero della Cultura e Turismo e l'Ambasciata della Repubblica di Corea (Corea del Sud) di Roma, del Korean Information Service, Korean Film Counsil (KOFIC), dal Consiglio Regionale della Toscana, l'Assessorato alle Relazioni Internazionali e Gemellaggi del Comune di Firenze e dalla Cooperativa l'Atelier.
Sponsor Ufficiali: Samsung Electronics - Italia, Korean Air, Li-nea S.p.a., APT Agenzia per il Turismo di Firenze, Baiana Agenzia di Viaggi, la Casa Editrice ObarraO, Firenze Spettacolo.
|
