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DELL'AMICIZIA

 


Autore Matteo Ricci
Editore Quodlibet, Macerata
Prima edizione 2010
Pagine 215
N. ISBN 978-88-74-62319-8
 

Nel volume vengono raccolti i principali documenti della prima opera in cinese di Matteo Ricci.
1. Ristampa anastatica dell'edizione a cura e con prefazione di Feng Yingjing, Pechino 1601 (Biblioteca Nazionale di Roma), con nuova traduzione italiana a fronte. Il testo presenta cento sentenze sull'amicizia, tratte da autori greci e latini.
2. Autografo della traduzione italiana di Ricci (76 sentenze), inviato al confratello Girolamo Costa a Roma nell'agosto
del 1599. L'autografo, contenente anche il testo cinese, è conservato nella British Library di Londra e viene ora pubblicato per la prima volta.
3. Apografo della traduzione italiana di Ricci (76 sentenze), testo noto e più volte ristampato, conservato nell'Archivio dell'Università Gregoriana di Roma. Presenta molte varianti rispetto all'autografo.
4. Prefazione di Qu Taisu all'edizione 1599 dell'Amicizia, della quale non rimane alcun testimone. La sola prefazione di Qu Taisu è invece trasmessa nell'antologia dei primi scritti di autori cristiani pubblicata da Li Zhizao nel 1629.
5. Un ampio apparato dedicato alle fonti classiche greche e latine, patristiche, medievali e umanistiche delle cento sentenze.
L'introduzione offre le informazioni relative alla redazione del testo, alla sua trasmissione, al suo significato nell'esperienza intellettuale e storica di Ricci, oltre che nei rapporti tra cultura europea e cinese. Seguono una scheda cronologica e una nota bibliografica.

Matteo Ricci nacque a Macerata nel 1552. Missionario della Compagnia di Gesù, astronomo, letterato, cartografo, matematico dotato di una memoria prodigiosa, gettò un ponte fra la cultura occidentale e quella orientale. Destinato alle missioni d'oriente, partì da Lisbona nel 1578 e, dopo un viaggio avventuroso, giunse in Cina nel 1583 dove restò per il resto della sua vita, presentandosi ai cinesi quale letterato occidentale in cerca di dialogo con la classe dirigente confuciana. La sua cultura enciclopedica lo spinse ad apprendere perfettamente il cinese, una lingua nella quale poteva scrivere e parlare. Morì a Pechino nel 16io, con gli onori di un mandarino. Il Dell'amicizia segna una svolta nell'impresa della Cina. Vista la sostanziale indifferenza e il relativismo cinese nei confronti delle religioni, Ricci comprese di dover anzitutto accreditare se stesso e la propria civiltà agli occhi della Cina. Con le scienze matematiche aveva ottenuto risultati insperati; con l'opera sull'amicizia, considerata dai cinesi uno dei cinque vincoli sociali naturali e fondamento di tutti gli altri, egli presenta un esempio dei documenti morali dell'Occidente.
Dello stesso autore sono apparsi presso Quodlibet Della entrata della Compagnia di Giesú e Christianità nella Cina (2000) e le Lettere (2001).

 

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