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DIVORZIO ALLA CINESE

 

Divorzio alla cinese

Autore Liu Zhenyun (刘震云)
Editore Bompiani, Roma
Prima edizione 2016
Pagine 294
Titolo originale 我不是潘金莲
Traduzione (dal cinese) di Monica Morzenti e Maria Gottardo
N. ISBN 9788845282829

Li Xuelian, sposata con Qin Yuhe, è incinta del loro secondo figlio. Una buona notizia? Non in Cina, dove la legge del figlio unico li renderebbe due criminali. Non c'è altra scelta che divorziare prima della nascita del bambino. "Appena il bambino sarà registrato all'Anagrafe, ci risposeremo. Non c'è nessuna legge che vieta a una coppia con un figlio ciascuno di sposarsi." Tutto perfetto, tutto calcolato, se non fosse che dopo il divorzio Qin sposa un'altra donna che aspetta un altro figlio. Folle di rabbia Li corre da un giudice per spiegare come stanno davvero le cose, ma è solo l'inizio di un'aspra battaglia contro l'intero partito e le sue dinamiche. Una commedia assurda e divertente, ma anche un duro atto d'accusa contro la legge del figlio unico e una critica frontale al sistema corrotto della Cina. "Divorzio alla cinese" è un romanzo satirico, tagliente e ironico.

Nato nel 1958 in una famiglia contadina di Yanjin, nelle provincia dello Henan, nella Cina centrale, Liu Zhenyun si è laureato alla Facoltà di Lettere dell'Università di Pechino dopo cinque anni di arruolamento nell'Esercito popolare di liberazione. Inizia a scrivere nel 1982 ed è lo scrittore cinese che riesce a trasmettere nel modo più efficace gli aspetti contrastanti della società moderna e della cultura metropolitana e rurale della Cina, con un grande umorismo e un sarcasmo tagliente. Riceve i primi riconoscimenti negli anni Novanta per i suoi racconti brevi, opere rappresentative del neorealismo cinese che narrano le vicende all'interno delle aziende statali e del sistema burocratico. Tra i romanzi più noti, si segnalano Telefono cellulare (da cui è stato tratto l'omonimo film diretto da Feng Xiaogang nel 2003), Io sono Liu Yuejin (che è il presente romanzo, tradotto in italiano con il titolo Oggetti smarriti e pubblicato originariamente nel 2007), Una parola ne vale diecimila (vincitore del Premio letterario Mao Dun nel 2009, il massimo riconoscimento cinese per il romanzo) e Non sono Pan Jinlian (2012).
Da quest'ultimo è stato prodotto il film dallo stesso titolo (我不是潘金莲), in inglese "I'm not Madame Bovary". Per vederlo: https://youtu.be/P3AofSR9ddc.
Chi è Pan Jinlian?

 

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