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CIELO CINESE

Cielo cinese

Autore Pearl S. Buck
Casa editrice Mondadori
Collana Gli Oscar
Pagg. 272
Prima edizione (Medusa) giugno 1956
(gli Oscar) Maggio 1967
Traduzione (dall’inglese) di Bruno Oddera
Titolo originale China Sky

Due medici americani, Sara Durand e Gray Thomison, impegnati in una dura lotta in un piccolo ospedale nell’interno della Cina; una guerra spaventosa, la pazienza del popolo e il tradimento che serpeggia tra gli stessi cinesi: siamo ai tempi del Kuomintang, quando l’impero nipponico sferra un attacco crudele contro una nazione debole, prima tappa dei suoi progetti di conquista del mondo. Ai bombardamenti quotidiani la gente di Chen-li contrappone la sua millenaria, dolorosa saggezza. Ma quella che sembra solo resistenza passiva, in verità è una forza smisurata, una costante capacità di guadagnare giorno per giorno dei punti alla morte e predisporre i mutamenti per un futuro di giustizia. Sara e Gray, da generosi filantropi, pur se estranei alla civiltà cinese, finiranno assorbiti totalmente da quella miracolosa umanità che sconfigge ogni sofferenza, sempre più convinta che il diritto alla libertà debba essere duramente conquistato.

Pearl S. Buck - nata Pearl Sydenstricker (Buck è il cognome del primo marito) - nacque a Hillsboro (West Virginia) il 26 giugno 1892 da una coppia di missionari americani che, quand’ella era ancora bambina, si trasferirono in Cina. La piccola Pearl fu nei primi anni affidata a una governante cinese che le insegnò la lingua e la storia cinese; e, insieme, l’amore e la comprensione per quella terra. Compiuti i suoi studi in America, ritornò in Cina ove rimase fino al 1932, scrivendo i suoi più celebri romanzi di vita cinese e insegnando letteratura all’Università di Nanchino. Il primo grande successo della Buck fu La buona terra (1931), che le ottenne il Premio Pulitzer per il migliore romanzo dell’anno. Nel 1934, stabilitasi definitivamente in America, ottenne la "Howells Medal" e nel 1939 il Premio Nobel. Dopo il 1934 la Buck si interessò alla vita contemporanea e ai problemi dei popoli di colore di tutto il mondo. Nel 1942, tornando alla ribalta internazionale il problema cinese, la Buck, con Stirpe di drago e col seguente La promessa che vi si ricollega, riprese con rinnovata ispirazione i temi dei suoi primi romanzi.
Negli ultimi Anni della sua vita si ritira a Danby nel Vermont, dove scrive pochissimo e dove muore il 6 marzo 1973.

 

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