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CINA E TIBET, TIBET E CINA

Cina e Tibet- Tibet e Cina

Autore

Francesco Sisci

Editore

UTET Libreria, Torino

Prima edizione

2008

Pagine

118

N. ISBN

978-88-02-08042-0

Cina e Tibet, Tibet e Cina... Non è solo questione di diritti umani. Tetto del mondo, scala del cielo, porta del tempo che non passa, dell'illuminazione, della sconfitta della morte, luogo sacro, altissimo, lontano, ieratico, remoto dal resto del mondo, il Tibet è la cosa più vicina al mito che abbiamo sulla Terra. 0 meglio: lo era. Con le sue truppe arrivate a Lhasa nel 1951, la Cina ha sfidato il mito, portando il Tibet nel mondo e il mondo nel Tibet. È orribile? Imperdonabile? È così. E da qui, con o senza Dalai Lama a Lhasa, con o senza indipendenza, è difficile tornare indietro. Partendo dalla cronaca recente, raccontata dal punto di vista privilegiato di un vero e profondo conoscitore della realtà cinese, questo libro spiega perché il Tibet è così importante per la Cina ﷓storicamente, ideologicamente, ma anche nella stretta attualità dove non ultimo gioca il mercato globale - e cosa pensano i cinesi stessi, dall'uomo della strada ai vertici politici e intellettuali, della "questione cinotibetana": Parla della paura cinese del terrorismo - perché anche i cinesi hanno paura - e anche del nazionalismo; di una ferita riaperta grazie alle Olimpiadi, e che sempre grazie alle Olimpiadi sembra ora ricucirsi, e di una storia fatta di persone - il Dalai Lama, certo, ma anche la principessa tibetana che ha studiato in Occidente e adesso lavora per la Cina; la Miss Tibet con la sua fascia incriminata e un anonimo Lama residente a Pechino e di scenari politici planetari. Questo libro non è sul sogno del Tibet ma sul Tibet per quello che oggi è: parte della Repubblica Popolare Cinese. Smitizzato, scacciato dal suo tabernacolo sacrale, attraversabile in ferrovia o in automobile, il Tibet può essere il ponte per tutta l'Asia. Ma il Tibet non è, né può essere un territorio come tutti gli altri. È stato troppo sacro per troppo tempo, tutti sentono il suo divino. Ma il divino oggi non può governare, né però si sa come si può governare il divino..

Francesco Sisci è il corrispondente de «La Stampa» a Pechino. Laureato e specializzato in Lingua cinese a Venezia e a Londra, primo non cinese ammesso alla Scuola Superiore dell'Accademia Cinese delle Scienze Sociali di Pechino. Collabora dal 1988 a testate giornalistiche italiane e internazionali, tra cui i più importanti quotidiani e periodici orientali. È stato Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Pechino dal 2003 al 2005 ed è l'unico consulente straniero della rivista «Zhanglue yu guanli» (Strategia e gestione), il più prestigioso periodico cinese di politica e cultura. Fra le sue pubblicazioni in lingua italiana ricordiamo La differenza fra la Cina e il mondo (1994), Made in China (2005) Chi ha paura della Cina (2006).

 

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