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DESTINI DEI FIORI NELLO SPECCHIO

 

Destini dei fiori nello specchio

Autore Li Ruzhen
Editore ObarraO Edizioni, Milano.
Prima edizione 2016
Titolo originale Jinghua Yuan
A cura e traduzione (dal cinese) di: Donatella Guida
Pagine 378
N. ISBN 978-88-69680-01-4
copertina flessibile

Scritto nei primi anni del XIX secolo, Destini dei fiori nello specchio è considerato l'ultimo grande classico dell'epoca imperiale cinese. Il romanzo, unica opera del filologo e insigne linguista LI Ruzhen, è qui presentato per la prima volta in Italia nei 40 capitoli iniziali che ne costituiscono la parte di maggior rilevanza.
Complesso gioco letterario costruito come un divertissement, il testo si snoda su molteplici piani: il mondo ultraterreno, (Impero Celeste dell'epoca Tang (VII - X secolo d.C.) e gli immaginari paesi d'oltremare.
La vicenda ha inizio quando la dispotica Imperatrice Wu Zetian ordina a tutti i fiori dei giardini imperiali di sbocciare in pieno inverno. Le Fate dei Fiori acconsentono, contravvenendo alle leggi celesti, e vengono così condannate a "scendere nella polvere rossa", ovvero a incarnarsi come esseri mortali sulla Terra. I loro destini si incroceranno con quello di Tang Ao, funzionario imperiale che, degradato al rango inferiore di xiucai per le sue sovversive amicizie, decide di abbandonare la carriera accademica e intraprendere un lungo viaggio per mare alla ricerca dell'immortalità.
Elementi fantastici, storici e satirici si intrecciano in una narrazione ricca di influenze taoiste, buddiste e confuciane dando vita a una grande celebrazione della cultura cinese in tutte le sue espressioni.

LI Ruzhen nasce a Daxing, nei pressi dell'odierna pechino, intorno al 1763 in una famiglia di funzionari. Agli esami imperiali supera soltanto la fase di qualificazione, e con il titolo di xiucai, "talento fiorito", può ricoprire unicamente incarichi subordinati. Tra il 1801 e il 1807 è assistente magistrato in un distretto dello Henan, dove acquisisce una notevole conoscenza nel controllo delle acque (esperienza che emergerà nel romanzo). Trascorre la maggior parte della vita al seguito del fratello maggiore LI Ruhuang, Commissario per il sale a Haizhou. La consapevolezza di non poter ambire a una carriera da alto funzionario lo spinge a dedicarsi alla scrittura e all'erudizione. Diviene un grande esperto in filologia, astrologia, medicina, matematica, musica, retorica, poesia, calligrafia e pittura. Alla stesura dei Destini dei fiori nello specchio dedicherà dieci anni, portando a compimento l'opera solo nel 1828, due anni prima della morte.

La curatrice
Donatella Guida è Professore Associato di Storia della Cina all'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". La sua attività scientifica è incentrata sull'analisi della storia sociale e culturale della Cina Ming e Qing, con attenzione allo studio filologico di testi storici e letterari. In particolare si è occupata di diari di viaggio, manuali su paesi stranieri e narrativa riguardante viaggi all'estero. Ha scritto diversi saggi e le due monografie Nei mari del Sud. Il viaggio nel Sud-Est Asiatico tra realtà ed immaginazione: storiografia e letteratura nella Cina Ming e Qing (2007) e Immagini del Nanyang. Realtà e stereotipi sul Sud-Est Asiatico nell'Impero Ming (2012). Insieme a Michele Bernardina ha pubblicato I Mongoli. Espansione, imperi, eredità (2012).

 

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