Storia della Cina moderna
Autore Henry McAleavy
Editore Odoya
Prima edizione Novembre 2019
Pagine 412
Titolo originale The modern history of China
Traduzione di M. Bonini
Titolo originale
N. ISBN 978-8862885652

La politica della Cina Popolare è comprensibile solamente se inquadrata nella storia della Cina degli ultimi duecento anni: nella grande crisi, cioè, che vide la disintegrazione delle istituzioni politiche e sociali tradizionali sotto la pressione occidentale. Il libro parte dalla descrizione del chiuso mondo dell’Impero Qing, dominato da una burocrazia di letterati e latifondisti, contro il quale le potenze dell’Occidente organizzarono un massiccio attacco coloniale nell’intento di aprire i vasti mercati della Cina alle proprie merci e i suoi governi alla propria influenza politica. Analizzando le conseguenze dell’invasione e la “risposta” cinese a essa, dalla discussa ribellione dei Taiping e dai primi modesti tentativi di riforma della classe mandarinale alla rivolta dei Boxer e allo sviluppo del movimento repubblicano, McAleavy si sofferma anche sui mutamenti dei costumi, dall’arte alla cultura e alla stampa. Con la Rivoluzione russa del 1917 il marxismo passa la frontiera; comincia così a emergere una nuova Cina. Chiang Kai-shek fonda un regime nazionalista che si dimostra tuttavia incapace di trasformare la Cina in uno stato moderno e crolla sotto i colpi della guerra con il Giappone. In questo periodo Mao Tse-tung adatta le dottrine di Marx e di Lenin alle condizioni della Cina e, dopo aver sconfitto i rigidi dottrinari ed essersi sottratto alle pesanti interferenze staliniane, elabora una teoria e una tecnica della guerriglia rivoluzionaria che nel 1949 porterà lui e i suoi seguaci al potere in tutto il paese. L’ultima parte del libro mostra come il nuovo regime abbia spinto lontano le sue aspirazioni e la sua politica, e si chiude alla vigilia della Rivoluzione culturale.

Henry McAleavy: pagina dedicata su Wikipedia (in inglese)

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