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Il Tempio Jokhang

Tempio Jakhang

Il Tempio Jokhang (藏语:ཇོ་ཁང་།, cinese: 大昭寺 Dàzhāo Sì) è il cuore spirituale del Tibet, situato nel centro antico di Lhasa, nella Regione Autonoma del Tibet, a circa 3.650 metri sul livello del mare. È uno dei luoghi più venerati dai buddhisti tibetani ed è meta di pellegrinaggio da tutto il mondo himalayano.


🏯 Storia del Tempio Jokhang

📜 Fondazione (VII secolo)

  • Il tempio fu costruito nell’anno 652 dall’imperatore tibetano Songtsen Gampo, il primo sovrano a unificare il Tibet.

  • Secondo la tradizione, fu edificato per ospitare una statua sacra del Buddha Shakyamuni (Jowo Rinpoche), portata in dote dalla principessa cinese Wencheng (dinastia Tang), moglie dell’imperatore.

  • La posizione del tempio fu scelta con intento geomantico: secondo la principessa Wencheng, la costruzione doveva stabilizzare l’energia spirituale negativa della demonessa che rappresentava la terra tibetana, inchiodandone il cuore.


🕍 Architettura e struttura

🔸 Stile architettonico

Il Jokhang è un armonioso mix di stili architettonici:

  • Tibetano (tetti dorati, stupa, bandiere di preghiera),

  • Nepalese (portali intagliati, tetti a pagoda),

  • Cinese Tang (struttura simmetrica e colonne).

🔹 Superficie

  • Occupa un’area di circa 25.000 m².

  • Il tempio è a più piani, con tetti dorati scintillanti che dominano il centro storico di Lhasa.

🧱 Struttura interna

  • È costruito attorno a un cortile centrale.

  • Le sale principali ospitano statue del Buddha, bodhisattva e figure spirituali tibetane, molte delle quali risalgono all’epoca della fondazione.

  • Le pareti sono riccamente affrescate con storie sacre, scene della vita del Buddha, leggende locali e dei protettori del Dharma.


🪷 La statua più sacra: Jowo Rinpoche

  • La statua Jowo Shakyamuni (ཇོ་བོ་ཤཱཀྱ་ཐུབ་པ།) è alta circa 1,5 metri, raffigura il Buddha a 12 anni e si dice sia la più antica e venerata del Tibet.

  • Portata dalla principessa Wencheng dalla Cina, è custodita nel santuario centrale, accessibile solo con grande rispetto.

  • I pellegrini fanno lunghe prostrazioni dinanzi a essa, spesso per ore o giorni.


🛐 Significato spirituale

  • Il Jokhang è la meta di pellegrinaggio più importante del Tibet: molti fedeli percorrono a piedi centinaia di chilometri per raggiungerlo.

  • I pellegrini compiono prostrazioni complete intorno al tempio e lungo il circuito sacro chiamato Barkhor (八廓街 Bākuò Jiē).

  • Il tempio rappresenta la connessione tra il popolo tibetano e il Buddha vivente, ed è considerato l’anima religiosa della nazione.


🌟 Status e riconoscimenti

  • 🏛️ Patrimonio dell’Umanità UNESCO (dal 2000, come parte del complesso storico del Potala).

  • 🔥 Sopravvissuto alla Rivoluzione Culturale, nonostante gravi danneggiamenti, è stato restaurato più volte.

  • 💎 Considerato più importante del Potala per molti fedeli, perché custodisce il Buddha vivente (Jowo).


🧭 Informazioni pratiche per la visita

📍 Posizione

  • Centro storico di Lhasa, vicino al mercato di Barkhor.

⏰ Orari

  • 8:00–17:00, ma può variare (i monaci iniziano le puje la mattina presto).

  • Le prime ore del giorno sono riservate ai pellegrini tibetani.

🎫 Biglietto

  • A pagamento per turisti (gratis per tibetani e pellegrini).

  • In alta stagione, è meglio prenotare in anticipo.

👣 Esperienza

  • Da non perdere: il giro di Barkhor, i pellegrini in prostrazione, l’odore dell’incenso e del burro di yak, i canti, i mantra sussurrati.

  • ⚠️ Il tempio può essere molto affollato nelle festività come Monlam (il Capodanno tibetano).


📷 Curiosità e dettagli simbolici

  • I tetti dorati sono rivestiti in rame placcato d’oro.

  • Le ruote della preghiera girate in senso orario dai pellegrini contengono mantra buddisti.

  • Le lampade a burro di yak ardono senza sosta, simbolo della luce della saggezza.

  • All’esterno, il grande incensiere (sangkang) brucia rami di ginepro: l’offerta agli dei protettori.


🐉 La leggenda della demonessa e la costruzione del Jokhang

📜 Il problema spirituale del Tibet

Secondo un’antica leggenda tibetana, la terra del Tibet era occupata da una gigantesca demonessa, sdraiata con il corpo disteso sull’altopiano.

Questa figura mitica rappresentava le forze caotiche e oscure che impedivano la diffusione del Dharma (l’insegnamento del Buddha). La sua presenza rendeva il Tibet instabile spiritualmente e inospitale alla saggezza buddista.


🧘‍♀️ L’intervento della principessa Wencheng

La principessa cinese Wencheng, sposa dell’imperatore tibetano Songtsen Gampo, era un’esperta di geomanzia (fengshui) e interpretò la geografia del Tibet come il corpo disteso della demonessa:

Parte del corpo Regione
Cuore Lhasa
Braccia, gambe Altre aree sacre, oggi sedi di templi

Per sottomettere la demonessa e purificare la terra, Wencheng propose di inchiodarla al suolo con templi e stupa in punti specifici del suo corpo.

📍 Il cuore della demonessa corrispondeva a Lhasa:

Fu lì che Songtsen Gampo ordinò di costruire il Tempio Jokhang, proprio per inchiodare il cuore della demonessa e stabilizzare spiritualmente il Tibet.


🏯 I dodici templi per immobilizzarla

Oltre al Jokhang, altri 12 templi minori furono costruiti in punti strategici (arti, spalle, ginocchia, mani, ecc.) per completare il rituale geomantico. Alcuni di questi templi sono oggi noti come i templi “geomantici” (og.min) e si trovano ancora in varie parti del Tibet.


✨ La spiritualità dietro la leggenda

  • Questa leggenda simboleggia la vittoria della saggezza buddhista sulle forze dell’ignoranza e del caos.

  • La demonessa non è solo una figura negativa, ma una potenza primordiale da pacificare, integrando il mondo materiale con l’illuminazione spirituale.

  • Il Jokhang, così, non è solo un tempio, ma il centro del cuore spirituale dell’intero Tibet.


📸 Curiosità

  • Ancora oggi, pellegrini compiono prostrazioni davanti al Jokhang per aiutare a mantenere la terra in equilibrio, secondo la credenza.

  • Il Barkhor, il circuito che gira attorno al tempio, rappresenta il flusso armonico dell’energia pacificata.

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