L’etnia Gaoshan
(高山族, Gāoshānzú)
📌 Chi sono e composizione
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“Gaoshan” letteralmente significa “popolo delle alte montagne” (高山). È un termine collettivo che raggruppa molte tribù indigene di Taiwan, ciascuna con lingua, tradizioni e cultura proprie.
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Alcuni dei gruppi compresi nei Gaoshan sono: Amis, Atayal, Paiwan, Bunun, Rukai, Tsou, e altri.
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Secondo statistiche del 2001, la popolazione totale dei Gaoshan era di circa 415.000 persone.
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Essi rappresentano solo una parte (una piccola minoranza) della popolazione complessiva di Taiwan, ma vengono considerati tra gli abitanti originari dell’isola.
🗺️ Territorio e distribuzione
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I Gaoshan vivono prevalentemente nelle zone montuose, nelle valli lungo la costa orientale di Taiwan e sull’isola di Lanyu.
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Alcuni abitanti Gaoshan oggi risiedono anche sulla terraferma cinese (province costiere), ma la grande maggioranza è concentrata a Taiwan.
🗣️ Lingua e origine
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Le lingue parlate dai Gaoshan appartengono alla famiglia austronesiana / malayo-polinesiana.
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Non esiste una lingua “Gaoshan unificata”: ogni tribù ha propri idiomi/dialetti. Alcune fonti segnalano che ci sono oltre 13 lingue/dialetti ancora in uso.
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Non hanno una scrittura tradizionale propria; in genere usano la lingua nazionale (cinese) per la comunicazione scritta.
Origini
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L’origine dei Gaoshan è antica e complessa: si ipotizza che discendano da popolazioni costiere o gruppi preistorici (antichi “Yue”) e che possano avere avuto contatti migratori con aree del Sud-est asiatico e arcipelaghi del Pacifico.
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Alcune teorie suggeriscono che le varie tribù siano risultate da molteplici ondate migratorie e mescolanza di popolazioni.
🏡 Economia, modo di vivere, società
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In passato e in molte aree tuttora, i Gaoshan vivono di agricoltura di montagna: coltivano riso, miglio, patate, taro e altri prodotti adattati al clima subtropicale/montano.
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Dove vivono in montagna: spesso praticano caccia, raccolta, silvicoltura, e vivono in un ambiente forestale.
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Lungo le coste o isole (per le tribù costiere): la pesca è un’attività tradizionale.
Famiglia e ruoli di genere: in molte comunità le donne si occupano di lavori agricoli, raccolta, tessitura, allevamento; gli uomini si occupano di lavori gravosi come costruzioni, caccia, deforestazione, manutenzione terreni e costruzione di abitazioni e sistemi d’irrigazione.
🎭 Cultura, credenze, arte e tradizioni
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I Gaoshan hanno una ricca tradizione di musica, canto e danza: durante feste, cerimonie, lavori collettivi, matrimoni si celebra con danze e canti tradizionali.
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Alcune danze tradizionali sono famose, come la “danzza dello scuotimento dei capelli” (hair-throwing dance) di certe tribù, oppure danze legate al raccolto, caccia o cerimonie rituali.
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L’arte tradizionale include intagli e pitture su legno (case, utensili, strumenti musicali), con motivi che spesso rappresentano figure umane, animali, serpenti — in particolare l’immagine “testa d’uomo / corpo di serpente” è ricorrente, legata a miti ancestrali.
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Abbigliamento tradizionale e decorazioni: in molte tribù trovavano largo uso tessuti, corami, conchiglie e decorazioni naturali; le donne eccellevano in tessitura, tintura e ricamo.
Religione e credenze tradizionali
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I Gaoshan sono tradizionalmente animisti e praticano il culto degli spiriti della natura, degli antenati, animali e fenomeni naturali — rispettano totémismi e mantengono tabù tradizionali.
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Celebrano riti sacrificali in occasione di caccia, pesca, raccolta, eventi importanti. Le cerimonie (funerarie, di fertilità, stagionali) sono fondamentali per mantenere l’equilibrio tra comunità, umani e spiriti.
🕰️ Storia e terminologia
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Il termine “Gaoshan” come designazione collettiva è stato imposto dopo il 1945: terminata la dominazione giapponese a Taiwan, le autorità (cinesi) adottarono “Gaoshan” come nome generale per i popoli indigeni montani.
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Nella storiografia e nelle ricerche accademiche moderne si preferisce usare il termine più neutro Yuanzhumin (原住民 — “popoli originari / aborigeni”) per indicare i popoli indigeni di Taiwan, senza la connotazione di “montanesi vs pianeggianti”.
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Ogni tribù ha mantenuto in gran parte identità autonome: lingua, costumi, tradizioni riti sono molto diversificati da tribù a tribù, per cui “Gaoshan” va considerato come categoria amministrativa/collettiva, non come etnia unitaria con cultura omogenea.
⚠️ Problemi attuali e sfide
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Assimilazione e perdita culturale / linguistica: la mancanza di una scrittura tradizionale, l’integrazione con la cultura dominante (cinese, Han) e la migrazione urbana mettono a rischio alcune lingue e tradizioni.
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Disparità tra tribù “montane” e tribù costiere/pianeggianti: l’accesso a risorse, infrastrutture, istruzione, economia tende a variare molto da zona a zona; le tribù in aree remote soffrono più di altre.
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Riconoscimento identitario: l’etichetta collettiva “Gaoshan” (e in certi contesti “Takasago” durante il periodo di dominio giapponese) è spesso criticata dagli stessi aborigeni, che preferiscono essere identificati con la propria tribù specifica.
🌟 Importanza culturale e valore per la diversità
I Gaoshan — intesi come insieme dei popoli aborigeni di Taiwan — rappresentano:
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un patrimonio linguistico (diverse lingue austronesiane),
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un patrimonio culturale tradizionale fatto di miti, danze, artigianato, credenze animiste,
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una testimonianza storica degli abitanti originari dell’isola, ben prima delle migrazioni cinesi o coloniali,
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un esempio di pluralismo etnico e di comunità indigene che hanno resistito a secoli di cambiamenti politici e culturali.
📖 Alcune storie / miti tradizionali associati ai Gaoshan
🔸 Origini mitiche e creazione dell’uomo
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Secondo alcune tradizioni raccolte tra i Gaoshan (o tra tribù indigene collegate), gli antenati vennero “ricreati” dopo una catastrofe naturale. La leggenda narra che, dopo un diluvio di pioggia e fango che spazzò via gli abitanti delle montagne, un unico uomo superstite vide la desolazione. Gli dei — commossi — utilizzarono la sua carne e pelle gettandola in mare: da questo materiale nacquero nuovi uomini che tornarono a vivere sulla terra e fondarono nuovi villaggi. Questa è una delle spiegazioni tradizionali per la ripopolazione umana sull’isola.
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Un’altra versione — associata in particolare all’isola di Lanyu (popolo Tao / Yami, uno dei gruppi Gaoshan) — racconta che gli antenati nacquero in modo miracoloso: un dio si fratturò da una roccia, un altro da un bambù spaccato da un’onda di mare; dall’incontro delle loro ginocchia scaturirono un uomo e una donna, progenitori della popolazione.
Questi miti di origine riflettono la visione Gaoshan di una nascita del popolo legata a elementi della natura (mare, roccia, bambù) e all’intervento divino — sottolineando il legame profondo fra comunità, paesaggio e sacralità.
🔸 Totem, animismo e culto degli antenati
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Le popolazioni Gaoshan tradizionalmente venerano animali (come serpenti, uccelli) e credono che la natura — montagne, foreste, fiumi — sia animata da spiriti. Animali e uccelli spesso fungono da totem o guide spirituali.
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Le arti tradizionali — intagli, pitture su legno, utensili domestici — mostrano frequentemente figure con teste umane e corpi di serpente o altri animali: simbolismo legato al mondo spirituale e al rispetto per gli spiriti ancestrali.
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I Gaoshan praticano cerimonie rituali in occasioni come caccia, pesca, raccolti, eventi comunitari: riti di offerta, canti, danze, per onorare gli spiriti protettori e chiedere protezione o fertilità.
🔸 Miti di metamorfosi e trasformazione
Tra le leggende tradizionali spesso circolano racconti in cui persone, animali e spiriti si trasformano tra loro — ad esempio animali che diventano antenati, rocce o bambù che generano umani, spiriti della foresta che assumono forma animale o umana. Questi miti servono a spiegare la continuità tra uomini, natura e spiriti, unendo genealogia e sacralità ambientale. Alcune tradizioni di tribù specifiche dei Gaoshan seguono questa logica mitologica — anche se le versioni variano molto da tribù a tribù.
🔸 Miti legati a oggetti sacri, fuoco, animali guida
Secondo alcune leggende dei popoli Gaoshan, fu un “Dio-Uccello” (Bird God) a portare il fuoco agli uomini: nel passato remoto, gli uomini vivevano nell’oscurità, finché l’uccello sacro non mostrò loro come far ardere rami secchi per ottenere luce. Per questo motivo gli uccelli sono venerati come totem; su molte case tradizionali Gaoshan si trovano decorazioni a forma di uccello sulla gronda.
Questo mito del “fuoco donato dall’uccello divino” sottolinea la centralità del rapporto tra umanità, natura e spiriti protettori nella cultura Gaoshan.
⚠️ Nota sull’origine delle fonti e variabilità tribale
È importante sottolineare che:
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“Gaoshan” è un termine collettivo: comprende molte tribù con proprie lingue, miti e tradizioni. Non esiste un unico “mito Gaoshan” universalmente condiviso.
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Alcune leggende attribuite genericamente ai Gaoshan provengono da tribù specifiche (es. Paiwan, Tao/Yami, altri), per cui le versioni e i dettagli possono variare molto a seconda della comunità.
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Molte tradizioni sono orali: questo significa che possono esistere varianti, modifiche, contaminazioni con culture vicine, a causa di migrazioni, contatti tra tribù, influenza coloniale o moderna.
Perché in Cina Popolare risultano ~4.000 Gaoshan, mentre a Taiwan sono oltre 400.000?
1) Nella Repubblica Popolare Cinese (RPC)
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Il gruppo etnico Gaoshan (高山族) è una delle 56 nazionalità ufficialmente riconosciute.
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Ma questo gruppo include solo i cittadini che vivono nel Fujian (soprattutto nella contea di Fuzhou) e che discendono da migranti indigeni di Taiwan arrivati secoli fa.
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Queste comunità sono molto piccole, da qui la cifra del censimento cinese: circa 4.000–5.000 persone.
In pratica, per la Cina Popolare “Gaoshan” = piccole comunità indigene collegate storicamente a Taiwan ma residenti oggi nella Cina continentale.
2) A Taiwan
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L’espressione “Gaoshan” non viene usata internamente: a Taiwan si parla di “popoli indigeni taiwanesi” (原住民族).
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Qui rientrano 16 gruppi indigeni ufficiali, fra cui: Amis, Atayal, Paiwan, Bunun, Rukai, Puyuma, Tao/Yami, ecc.
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Queste popolazioni sono numerose e ben riconosciute, per un totale attuale di circa 415.000 persone.
In altre parole, per Taiwan “indigeni taiwanesi” = tutte le popolazioni austronesiane dell’isola.
3) La confusione nasce dal fatto che la Cina Popolare usa “Gaoshan” per riferirsi a tutti gli indigeni di Taiwan
La RPC considera tutti gli indigeni taiwanesi come appartenenti teoricamente all’etnia “Gaoshan”, anche se non vivono in Cina.Quindi per Pechino:
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“Gaoshan” in senso politico: include gli oltre 400.000 indigeni di Taiwan
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“Gaoshan” nel censimento cinese: solo i pochi residenti nella Cina continentale → ~4.000 persone
👉 Riassunto semplice
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4.000 (Cina Popolare) = gruppi storicamente collegati a Taiwan ma che vivono nella Cina continentale.
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415.000 (Taiwan) = veri indigeni taiwanesi, numerosi e con molte etnie distinte.
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La RPC li considera tutti “Gaoshan” per motivi politici, ma nel censimento conta solo chi risiede nel proprio territorio.
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