Il tè in Cina
Il tè Pu’er (普洱茶 Pǔ’ěr chá)
“Pu-erh tea factory, 25 April 2008” – zgware, CC BY 2.0.
Il tè Pu’er (普洱茶 Pǔ’ěr chá) dello Yunnan è un tè fermentato unico, legato alla “Via del tè e dei cavalli”, celebre per il suo gusto terroso e la capacità di migliorare con gli anni come un vino pregiato.
🗺️ Origine geografica
Il tè Pu’er prende il nome dalla città di Pu’er (普洱市), situata nel sud-ovest dello Yunnan (云南), regione montuosa e umida dove cresce spontanea la pianta del tè antico (Camellia sinensis var. assamica).
L’area principale di produzione comprende:
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Xishuangbanna (西双版纳),
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Lincang (临沧),
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Simao (思茅) e naturalmente Pu’er stessa.
Si tratta di zone con foreste pluviali subtropicali, altitudini tra 1.200 e 2.000 metri e una biodiversità unica: un ambiente ideale per le antiche piantagioni di tè.
🕰️ Storia e cultura
La storia del Pu’er risale a oltre 1.700 anni fa, quando i popoli locali Hani, Bulang, Dai e Wa coltivavano già il tè selvatico.
Durante la dinastia Tang (618–907) e soprattutto sotto i Ming e i Qing, Pu’er divenne un importante centro commerciale lungo l’antica “Via del tè e dei cavalli” (茶马古道 Chá-mǎ gǔdào), che collegava lo Yunnan con il Tibet e il sud-est asiatico.
Il tè veniva pressato in panetti o dischi per facilitarne il trasporto a dorso di cavallo, e durante il viaggio il tè continuava lentamente a fermentare — così nacque il suo aroma terroso e maturo caratteristico.
Il Pu’er fu anche un dono imperiale: durante la dinastia Qing veniva inviato a Pechino come tributo (贡茶 gòngchá).
🌱 Classificazione e lavorazione
Il Pu’er è un tè fermentato (黑茶 hēichá), diverso dai tè verdi, bianchi o neri.
Esistono due tipi principali:
1. Pu’er crudo (生茶 shēngchá)
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È il Pu’er tradizionale.
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Dopo l’essiccazione, le foglie vengono pressate e subiscono una fermentazione naturale e lenta nel corso degli anni.
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Il gusto evolve col tempo: da fresco e vegetale a dolce, mielato e terroso.
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È simile a un “vino da invecchiamento”: più vecchio è, più complesso diventa.
2. Pu’er maturo (熟茶 shúchá)
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Nato negli anni ’70 per imitare l’effetto dell’invecchiamento naturale.
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Le foglie subiscono una fermentazione accelerata (渥堆发酵 wòduī fājiào), con controllo di umidità e temperatura.
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Risultato: un tè più scuro, dolce e morbido, pronto da bere subito.
🍂 Aspetto e gusto
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Colore: da ambrato chiaro (sheng) a rosso-bruno intenso (shu).
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Aroma: legno, terra umida, prugna secca, miele, a volte cuoio o funghi nobili.
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Sapore: dolce e persistente, mai amaro, con retrogusto “rotondo” (回甘 huígān).
Ogni infusione rivela nuove sfumature; il Pu’er è apprezzato per la sua capacità di essere infuso molte volte senza perdere intensità.
🫖 Modalità di preparazione
Tradizionalmente, il Pu’er si prepara con il metodo gongfu cha (工夫茶): piccola teiera in terracotta (紫砂壶 zǐshā hú) o gaiwan (盖碗), acqua intorno ai 95°C e infusioni molto brevi, ripetute più volte.
Ogni infusione (泡 pào) porta a un gusto differente, più profondo e morbido.
Molti intenditori praticano la “cerimonia del Pu’er” (普洱茶道), dove si apprezza la trasformazione del colore e dell’aroma nel tempo.
🏺 Invecchiamento e valore
Il Pu’er è unico perché migliora col tempo.
I dischi (饼茶 bǐngchá), i nidi (沱茶 tuóchá) o i mattoni (砖茶 zhuānchá) vengono conservati in ambienti ventilati e asciutti.
Un Pu’er crudo di 20 o 30 anni può raggiungere valori elevatissimi, simili a quelli dei grandi vini d’annata.
🧘♂️ Aspetti culturali e simbolici
Nel pensiero cinese, il Pu’er è un tè “di radice” (根茶): connesso alla terra, al tempo e alla maturità.
Bere Pu’er significa ritrovare equilibrio — calma, concentrazione, introspezione.
Tra i popoli Hani e Bulang, il tè è anche bevanda rituale di ospitalità e di pace: offrirlo significa aprire il cuore e la casa.
🌿 Benefici e medicina tradizionale
Secondo la medicina tradizionale cinese, il Pu’er:
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aiuta la digestione e riduce i grassi (降脂 jiàng zhī),
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rinforza la milza e lo stomaco,
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disintossica e rinfresca l’organismo.
In Occidente è spesso lodato come “detox tea” o “tè digestivo”.
📍 Luoghi simbolici
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Montagna del tè di Nannuo (南糯山) – patria dei tè Hani.
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Bulangshan (布朗山) – area sacra dei 🔗 Bulang, con alberi di tè secolari.
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Yiwu, Jingmai, Menghai – nomi leggendari di villaggi da cui provengono i Pu’er più pregiati.
Gli 🔗 alberi di tè millenari di Jingmai sono oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO (2023), come testimonianza del legame armonioso tra uomo e natura.
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