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Pechino – Jingshan o Collina del Carbone

 

Vista dalla Jingshan (Collina del Carbone)

La Collina Jingshan (景山, Jǐngshān), nel cuore di Pechino, è un luogo in cui storia imperiale, geomanzia, paesaggio e simbolismo si fondono in modo esemplare. Pur essendo oggi un parco pubblico, per secoli è stata uno spazio strettamente legato al potere imperiale.


📍 Posizione e ruolo urbano

Jingshan si trova immediatamente a nord della Città Proibita, lungo il suo asse centrale nord-sud. Non è una collina naturale: è un rilievo artificiale, alto circa 45 metri, costruito per precise ragioni geomantiche e simboliche.
Vedi 🔗 “Il Fengshui della Città proibita”

Nella concezione tradizionale cinese, un palazzo imperiale doveva avere:

  • acqua a sud (protezione e prosperità),

  • una collina a nord (riparo e stabilità).

Jingshan svolge esattamente questa funzione: è il “paravento” (靠山) che protegge la Città Proibita dai venti freddi del nord e assicura un flusso armonioso del qi.


🏗 Origine e costruzione

La collina fu realizzata durante la dinastia Ming, all’inizio del XV secolo.
La terra utilizzata proveniva dagli scavi del fossato della Città Proibita.

In origine si chiamava:

  • 万岁山 (Wànsuì Shān, “Collina dei Diecimila Anni”), un chiaro augurio di lunga vita all’imperatore.

Il nome 景山 può essere interpretato come:

  • “collina della visione”,

  • “collina panoramica”,

  • ma anche come riferimento alla bellezza ordinata del paesaggio.


🏯 Struttura e architettura

Sulla sommità della collina si trovano cinque padiglioni (亭 tíng), disposti simmetricamente:

  • uno centrale,

  • quattro ai lati.

Il padiglione centrale è il 万春亭 (Wànchūn Tíng, Padiglione della Primavera Eterna).

Questi edifici non erano semplici belvedere:

  • servivano a osservazioni rituali,

  • a pratiche simboliche legate al calendario e al cosmo,

  • e alla contemplazione dell’ordine imperiale.


👁️ Il punto panoramico più celebre di Pechino

Dalla cima di Jingshan si gode una delle viste più iconiche della città:

  • a sud: l’intera Città Proibita, perfettamente allineata;

  • a nord: i laghi e gli hutong storici;

  • nelle giornate limpide: una visione che restituisce l’antica geometria cosmica di Pechino.

Per questo Jingshan è spesso considerata il miglior punto di osservazione urbano tradizionale.


⚰️ Un luogo segnato dalla tragedia: Chongzhen

Jingshan è anche teatro di uno degli eventi più drammatici della storia cinese.

Nel 1644, durante la caduta della dinastia Ming:

  • l’imperatore Chongzhen (崇祯帝),

  • abbandonato dai funzionari e con Pechino ormai conquistata dai ribelli,

  • salì sulla collina e si impiccò a un albero.

Questo gesto segnò simbolicamente:

  • la fine della dinastia Ming,

  • il crollo dell’ordine imperiale tradizionale,

  • l’imminente avvento dei Qing.

Ancora oggi, Jingshan è ricordata come luogo di memoria storica e lutto imperiale.


🌿 Da spazio imperiale a parco pubblico

Durante la dinastia Qing, la collina mantenne un carattere rituale, ma perse parte della sua sacralità esclusiva.
Nel XX secolo divenne un parco aperto al pubblico, trasformandosi in:

  • luogo di passeggio,

  • spazio per il taijiquan,

  • punto di osservazione privilegiato per cittadini e viaggiatori.

Questa trasformazione riflette bene il passaggio:

dal potere sacralizzato dell’imperatore
alla fruizione collettiva dello spazio storico.


🧭 Significato culturale

Jingshan non è solo un parco:

  • è un elemento chiave della cosmologia urbana cinese,

  • un simbolo di protezione, ordine e autorità,

  • e un luogo dove natura artificiale e potere politico si incontrano.

In pochi metri di altezza concentra:

  • l’ideologia del Mandato del Cielo,

  • la pratica del fengshui,

  • e il trauma della fine di un’epoca.

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🏔️ Jingshan e la “Collina del Carbone”

Nomi principali

  • 景山 (Jǐngshān) – “Collina della Vista / della Luce”

  • 煤山 (Méishān) – “Collina del Carbone”

  • in passato anche 万岁山 (Wànsuìshān) – “Collina dei Diecimila Anni”


🔥 Perché “Collina del Carbone”?

Il nome 煤山 (Méishān) deriva da una tradizione popolare, secondo cui:

  • durante le dinastie Ming e Qing,

  • depositi di carbone erano conservati nei pressi o alla base della collina,

  • come riserva strategica per il palazzo imperiale, soprattutto per l’inverno.

👉 Importante:
la collina non è fatta di carbone. È composta principalmente:

  • dalla terra scavata durante la costruzione del fossato della Città Proibita,

  • e da terreno di riporto accuratamente modellato.


🧭 Nome ufficiale vs nome popolare

  • 景山 (Jingshan) è il nome ufficiale, usato nei documenti e oggi.

  • 煤山 (Méishān) è un nome colloquiale, molto diffuso nella lingua parlata e nei testi storici più tardi.

Ancora oggi, nei testi divulgativi o nelle guide meno formali, capita di trovare:

“Coal Hill” come traduzione inglese di 景山.


👑 Un luogo carico di storia

Il nome 煤山 è spesso associato anche a un evento drammatico:

  • nel 1644, l’ultimo imperatore Ming, Chongzhen (崇祯帝),

  • si suicidò su uno degli alberi della collina dopo la caduta di Pechino.

Questo episodio ha contribuito a rendere Méishān un nome fortemente evocativo nella memoria storica cinese.

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