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Larung Gar

Larung Gar (གླ་རུང་སློབ་གྲྭ་, cinese: 喇荣五明佛学院 Larong Wuming Fojiao Xueyuan) è uno dei più grandi e influenti centri monastici del buddhismo tibetano al mondo. Si trova nella Contea di Sêda (色达县, Sêda Xian), nella Prefettura Autonoma Tibetana di Garzê (甘孜藏族自治州), nella parte nord-occidentale del Sichuan, a circa 4.000 metri di altitudine.
📚 Cosa è Larung Gar
Larung Gar è una cittadella monastica unica al mondo, costruita in una valle remota circondata da montagne rosse. È famosa per:
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La densità di case rosse in legno costruite dai monaci e dalle monache, che si arrampicano sui versanti come una marea color rubino.
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La convivenza di decine di migliaia di studenti buddhisti, uomini e donne, tibetani e cinesi Han, oltre che praticanti da tutto il mondo.
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L’insegnamento rigoroso della filosofia buddhista tibetana, in particolare della scuola Nyingma (la più antica tra le quattro scuole maggiori).
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La possibilità per le monache di ricevere un’istruzione completa, cosa storicamente rara in Tibet.
🧘♂️ Fondazione e visione
Larung Gar fu fondata nel 1980 da Khenpo Jigme Phuntsok (1933–2004), un lama carismatico e profondamente rispettato.
La sua visione era quella di rigenerare la pratica buddhista autentica, duramente colpita durante la Rivoluzione Culturale, e formare una nuova generazione di insegnanti, maestri, meditatori e scrittori.
“La valle era vuota, ma le profezie parlavano di una luce che si sarebbe accesa qui. Così abbiamo iniziato con poche tende.” – Khenpo Jigme Phuntsok
La crescita fu esplosiva: da poche centinaia a oltre 40.000 residenti nel giro di vent’anni, rendendola una delle più grandi accademie buddhiste del mondo.
🌏 Cosa rende Larung Gar speciale
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Accesso per donne e laiche: una delle prime istituzioni ad aprire pienamente la formazione alle monache, con insegnanti donne di altissimo livello.
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Formazione sia religiosa che laica: molti monaci si specializzano in dibattito, logica, poesia, medicina, arte sacra, astrologia e lingua tibetana classica.
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Impatto internazionale: molti praticanti e traduttori provenienti da paesi come USA, Russia, Corea, Giappone, Nepal e Bhutan.
🏔️ Paesaggio e spiritualità
Larung Gar è anche una potente esperienza visiva e spirituale:
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Un mare di casette rosse, ordinate in modo caotico ma armonioso, costruite dai monaci stessi.
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Templi, sale da meditazione e luoghi per la pratica del Chöd e del Dzogchen.
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Cimiteri del cielo (སྟོང་མཛོད་, “sky burial grounds”) sulle colline, dove si celebrano rituali tibetani di offerta del corpo.
⚠️ Restrizioni recenti
Negli anni recenti, le autorità cinesi hanno imposto limitazioni alla crescita del centro:
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Demolizioni forzate di abitazioni per controllare il numero di residenti.
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Limitazioni per i visitatori stranieri, che devono ottenere permessi speciali.
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Controlli su insegnamenti, organizzazione e riti, per prevenire attività ritenute “separatiste”.
Tuttavia, Larung Gar continua a vivere, anche se con una dimensione più contenuta, grazie alla dedizione dei suoi abitanti e all’eredità spirituale di Khenpo Jigme Phuntsok.
🌠 Perché visitarlo
Larung Gar non è solo un luogo fisico: è un simbolo di rinascita spirituale, di resistenza culturale e di rinnovamento del Dharma nel mondo moderno. Visitare o anche solo conoscere Larung Gar significa entrare nel cuore pulsante del buddhismo tibetano contemporaneo, in una delle sue forme più vive e partecipate.
Ecco una leggenda tibetana locale legata a Sêda (色达) e a Larung Gar (喇荣五明佛学院), tramandata oralmente dai monaci e anziani della zona. Non è una leggenda canonica scritta, ma una narrazione tradizionale che riflette lo spirito del luogo.
🌄 La leggenda del Leone delle Montagne Rosse
Tanto tempo fa, nella valle dove oggi sorge Larung Gar, le montagne erano avvolte da nebbie rosse e silenziose. I nomadi tibetani evitavano la zona: si diceva che fosse abitata da uno spirito-leone guardiano dal manto dorato e dallo sguardo fiammeggiante, che custodiva i segreti degli antichi siddha (maestri spirituali realizzati).
Secondo la leggenda, solo chi era puro di cuore e destinato al risveglio poteva avvicinarsi alla valle e udire il ruggito silenzioso del leone, che in realtà non faceva paura, ma risvegliava la mente illuminata in chi lo sentiva.
Molti yogi erranti raccontavano di aver sognato il leone seduto su una roccia, intento a recitare mantra. Dicevano che quel luogo era carico di energia spirituale, e che un giorno, un grande maestro sarebbe giunto per fondare lì una cittadella del Dharma.
Secoli dopo, nel 1980, il lama Khenpo Jigme Phuntsok, camminando nella valle, avrebbe avuto la visione proprio di quel leone dorato. Disse ai suoi discepoli:
“Questo è il luogo che il leone mi ha indicato nei sogni. Qui sorgerà la fiamma della saggezza che brucerà per diecimila vite.”
Fu così che nacque Larung Gar, che nella lingua locale significa “la valle dove si diffonde la gloria della parola illuminata”.
✨ Significato simbolico
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Il leone nella tradizione buddhista simboleggia il coraggio e la voce del Dharma.
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Le montagne rosse rappresentano le passioni trasmutate in saggezza.
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La valle scelta da Khenpo Jigme Phuntsok è davvero considerata un luogo propizio (གནས་བཟང་, nézang) secondo l’astrologia e la geomanzia tibetana.
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