WANG Shuo- 王朔
WANG Shuo (王朔 Wáng Shuò) è uno degli scrittori cinesi più controversi, irriverenti e influenti dagli anni ’80 a oggi. Nato nel 1958 a Nanchino (provincia del Jiangsu), ma cresciuto a Pechino, Wang Shuo è noto per il suo stile diretto, ironico e spesso provocatorio, che lo ha reso una figura cult nel panorama della narrativa contemporanea cinese.
🧬 Biografia essenziale
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Nome: 王朔 (Wáng Shuò)
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Nascita: 1958, Nanchino (Jiangsu), ma trasferito presto a Pechino
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Formazione: Dopo il diploma, ha svolto diversi lavori, tra cui il medico militare e il redattore.
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Attività: Oltre a essere scrittore, ha lavorato come sceneggiatore e figura mediatica.
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Anni attivi: Dalla metà degli anni ’80, con un picco di popolarità negli anni ’90.
📚 Opere principali
Wang Shuò ha scritto romanzi, racconti e sceneggiature. Le sue opere spesso mescolano satira sociale, slang urbano e uno spirito da “teppista intellettuale” (痞子).
Romanzi noti:
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《顽主》 (I padroni della città, 1988)
Una commedia che racconta la vita di tre giovani a Pechino, tra disillusione e creatività imprenditoriale in una Cina in transizione. È stato adattato in un film diretto da Mi Jiashan nel 1989. -
《动物凶猛》 (Gli animali feroci, 1991)
Uno dei suoi romanzi più famosi. Racconta le esperienze adolescenziali di un ragazzo durante la Rivoluzione Culturale, con uno stile cinico e autoironico. Da questo libro è stato tratto il celebre film 《阳光灿烂的日子》 (In the Heat of the Sun) diretto da Jiang Wen (1994). -
《看上去很美》 (Sembra bello, 1998)
Un’opera semi-autobiografica, fortemente soggettiva, che riflette sul trauma dell’educazione e dell’identità nella società cinese. - 🔗《玩儿的就是心跳 (Wánr de jiùshì xīntiào)》 (Scherzando col fuoco, 1999)
Il protagonista, Fang Yan, si ritrova coinvolto in un’indagine per omicidio e cerca di ricostruire gli eventi che lo hanno portato a essere sospettato. Il romanzo è un thriller psicologico che esplora temi di identità e memoria. - 🔗《痞子哲学 (Pǐzi zhéxué)》 (Filosofare randagio, 1999)
Quest’opera prosegue nel solco dello stile provocatorio e cinico di Wang Shuo, mescolando osservazioni filosofiche, humor nero e uno sguardo critico sulla società urbana cinese. - 🔗 《一半是火焰,一半是海水 (Yī bàn shì huǒyàn, yī bàn shì hǎishuǐ)》(Metà fuoco, metà acqua, 1999, 2024)
✍️ Stile e linguaggio
Wang Shuò è considerato un maestro dello slang pechinese, del realismo urbano e dell’ironia. La sua narrativa riflette la voce di una generazione cresciuta tra la fine della Rivoluzione Culturale e l’apertura economica degli anni ’80. I suoi personaggi sono spesso giovani ribelli, disillusi, sarcastici, ma pieni di vitalità.
Il suo stile è noto per:
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Toni colloquiali e dissacranti
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Protagonisti marginali o antieroi
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Critica sociale velata da umorismo
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Autenticità e rottura con la letteratura ufficiale
🎥 Cinema e media
Wang Shuo ha scritto numerose sceneggiature per film e serie TV di successo, spesso collaborando con registi come Jiang Wen o Feng Xiaogang. Il suo coinvolgimento nell’industria cinematografica ha contribuito a rendere la sua immagine pubblica ancora più vivace e popolare, pur attirando molte critiche.
⚖️ Controversie
Wang Shuò è spesso stato definito “scrittore teppista” (痞子作家), appellativo che lui stesso ha rivendicato con orgoglio. La sua schiettezza e la volontà di infrangere le regole lo hanno portato a scontrarsi con la critica letteraria più ortodossa e con il sistema culturale ufficiale. Alcuni lo accusano di essere troppo commerciale, mentre altri lo celebrano per aver dato voce autentica a una generazione di giovani.
📚 Traduzioni e ricezione all’estero
Nonostante la sua enorme popolarità in Cina, Wang Shuò è relativamente poco tradotto all’estero. Le difficoltà linguistiche (slang, riferimenti culturali) e la natura fortemente cinese dei suoi testi ne rendono complessa la traduzione. Tuttavia, Playing for Thrills (traduzione di 玩儿命) e Please Don’t Call Me Human (千万别把我当人) sono disponibili in inglese.
📌 Conclusione
Wang Shuò ha rivoluzionato la narrativa cinese urbana con la sua scrittura pungente e realistica, facendo da ponte tra la letteratura “ufficiale” e la cultura pop. È la voce irriverente della Cina post-Mao, quella dei giovani che si trovano sospesi tra ideali infranti e nuove possibilità. Per alcuni è uno scrittore ribelle e geniale, per altri un provocatore senza profondità — ma in ogni caso, è impossibile ignorarlo.
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