Sul finire degli anni Trenta Fang Hongjian, giovane di buona famiglia, colto e intelligente ma incapace di prendere in mano il timone della propria vita, rientra nella Cina occupata dai giapponesi dopo un lungo “soggiorno di studi” in Occidente. In realtà ha bighellonato per l’Europa e tutto quello che è riuscito a procurarsi è un falso diploma di dottorato, acquistato per corrispondenza per soddisfare le aspettative di chi lo ha finanziato e della famiglia. Dal momento in cui sbarca dal transatlantico nel porto di Shanghai la sua vita è un susseguirsi di avventure professionali e sentimentali dalla tonalità tragicomica, in una perenne fuga da situazioni in buona parte create da lui stesso e dalla sua inettitudine. Capolavoro di narrativa parodistica e di finezza psicologica, Fortezza assediata (1947) gioca con le tradizioni letterarie e la filosofia sia orientali sia occidentali, satireggiando la classe media e gli intellettuali cinesi in un periodo di profonda trasformazione. Irriverente e coltissimo, dietro l’andamento picaresco nasconde una riflessione universale sulla condizione dell’uomo, sospeso tra idealismo e realismo, dentro e fuori la “fortezza assediata” della propria esistenza e delle relazioni sociali. Tutto ciò in una lingua brillante e dai molteplici registri, che alterna acute metafore, citazioni erudite e giochi di parole, efficacemente resa da Maria Gottardo e Monica Morzenti in questa prima versione italiana di un testo fondamentale della letteratura cinese del Novecento.
Contesto storico
Alla metà degli anni ’40, la Cina stava vivendo una fase estremamente turbolenta:
-
La Seconda guerra mondiale era appena terminata (1945), con il paese devastato dalle invasioni giapponesi.
-
Contemporaneamente, la guerra civile cinese tra il Kuomintang (KMT) e il Partito Comunista Cinese (PCC) stava riprendendo con forza, dopo una breve tregua durante la guerra contro il Giappone.
-
Le città erano piene di sfollati, intellettuali disorientati e persone in cerca di stabilità economica e sociale.
Qian Zhongshu scrisse Fortezza assediata tra il 1944 e il 1946, mentre lavorava come insegnante universitario a Chongqing e Kunming, città che erano rifugi per molti intellettuali durante la guerra.
Il romanzo riflette questa atmosfera:
-
Satira dei ceti intellettuali urbani, spesso indecisi, opportunisti o ipocriti;
-
Critica delle istituzioni accademiche e sociali, viste come una “fortezza assediata” che tutti vogliono conquistare ma che alla fine imprigiona chi ci entra;
-
Una rappresentazione della società cinese in transizione, tra tradizione e modernità, caos e desiderio di ordine.
In sostanza, il libro è sia un ritratto comico dei rapporti umani sia una riflessione sulle difficoltà degli intellettuali cinesi in quegli anni convulsi.
Qian Zhongshu (钱锺书, 1910–1998) è considerato uno dei più grandi eruditi e scrittori cinesi del XX secolo. La sua fama deriva soprattutto da “Fortezza assediata” (围城), ma la sua produzione e la sua figura intellettuale vanno ben oltre questo romanzo.
Origini e formazione
Nato a Wuxi, nella provincia di Jiangsu, Qian proveniva da una famiglia colta. Fin da giovane mostrò un talento straordinario per le lingue e la letteratura. Studiò all’Università Tsinghua e, grazie ai suoi risultati eccellenti, ottenne una borsa di studio per proseguire gli studi nel Regno Unito (Oxford) e poi in Francia. Questa esperienza europea segnò profondamente la sua visione letteraria e culturale.
Erudizione e stile
Qian Zhongshu è spesso descritto come un “uomo enciclopedico”: conosceva in profondità la letteratura cinese classica, quella europea, la filosofia occidentale e varie lingue straniere.
Il suo stile è noto per:
-
ironia tagliente,
-
osservazioni sociologiche sottilissime,
-
riferimenti colti (classici cinesi, testi occidentali, citazioni letterarie),
-
una grande eleganza linguistica.
Opere principali
Oltre a “Fortezza assediata”, Qian scrisse:
-
“Il cerchio delle letture” (《管锥编》), una raccolta monumentale di saggistica letteraria, considerata un capolavoro di critica;
-
racconti e saggi che mostrano la sua erudizione e il suo spirito umoristico;
-
studi comparativi tra letteratura cinese e occidentale.
La sua personalità
Era riservato, ironico e molto concentrato sul lavoro intellettuale. In Cina è spesso ricordato come l’emblema dello “studioso puro”, lontano dalle competizioni accademiche e dal clamore pubblico.
Eredità
Qian Zhongshu è oggi venerato per la sua lucidità, la sua capacità di osservare le debolezze umane e il suo contributo al dialogo culturale tra Oriente e Occidente.
“Fortezza assediata”, in particolare, è diventato un classico moderno della narrativa cinese grazie alla sua satira sociale ancora attualissima.
Segui la nostra pagina Facebook per tutti gli ultimi aggiornamenti!
CentrOriente / P.IVA 07908170017 / Privacy Policy / Cookie Policy
Commenti recenti