L'Italia vista dalla Cina
A cura di Zhang Xiping e Federico Masini
Editore L’asino d’oro (Roma)
Prima edizione Ottobre 2025
Titolo originale
Traduzione di
Pagine
N. ISBN 978-8864437422
Genti lontane, attratte dalla trasformazione, presentano tributi, e gli angoli della Terra sono ormai vicini quanto il cielo. (Zhou Boqi)
 
L’Italia, per quasi due millenni, è stato l’unico paese del continente europeo a intrattenere relazioni dirette o indirette con il vasto impero cinese. Attraverso il continente eurasiatico, governato per secoli dall’impero cinese in Oriente e da quello romano e poi cristiano in Occidente, viaggiarono merci e notizie accendendo fantasia e curiosità reciproche. Assai poco giunsero i cinesi dalle nostre parti e fummo soprattutto noi ad andare a trovarli, comunque loro riuscirono a sapere di noi e noi di loro. In Cina, nel Trecento, arrivarono i viaggiatori europei, quasi tutti italiani, così come lo erano i missionari cristiani alla corte mongola. Mentre in Europa Marco Polo faceva sognare l’Occidente, la Cina invece si appassionava solo per un maestoso cavallo nero giunto da Napoli. Furono in seguito i missionari gesuiti, anch’essi italiani, a far conoscere in Cina la nascente scienza rinascimentale, poi toccò alla letteratura e alla storia risorgimentale italiana alimentare la passione dei primi riformatori cinesi.
Il volume racconta per la prima volta questa storia dal punto di vista degli studiosi cinesi: siamo noi l’oggetto di interesse e non loro, in una sorta di esotismo al contrario che rivela punti di vista sorprendenti sulle relazioni fra la Cina e l’Italia. Un’occasione di lettura che è come se ci facesse guardare la storia del nostro mondo con gli ‘occhiali a mandorla’ degli altri.

🧑‍🏫 Federico Masini — Chi è

  • Nato a Roma nel 1960

  • Professore ordinario di Lingua e Letteratura Cinese presso il Dipartimento di Studi Orientali (Istituto di Studi Orientali) dell’Università “La Sapienza” di Roma.

  • Ha svolto funzioni accademiche rilevanti: è stato Preside della Facoltà di Studi Orientali, Prorettore e direttore del Centro Linguistico di Ateneo. 


📚 Formazione e area di studi

  • Studi giovanili in linguistica e filosofia; laurea con lode nel 1986 con una tesi su strutture predicative nel cinese moderno.

  • Frequentò il Beijing Language Institute (ora Beijing Language and Culture University) con borsa di studio; trascorse un lungo periodo in Cina.

  • Dottorato in Studi Orientali con tesi su “The Formation of Modern Chinese Lexicon and its Evolution toward a National Language: The Period from 1840 to 1898” (la formazione del lessico cinese moderno e la sua evoluzione verso ciò che diventerà lingua nazionale).


🧭 Aree di ricerca

  • Linguistica cinese: in particolare come il cinese moderno si è formato, il lessico, le influenze linguistiche straniere (inglese, tedesco, giapponese) entrate nel cinese a partire dal XIX secolo.

  • Didattica del cinese come lingua straniera (L2): ha diretto o contribuito a numerosi programmi e testi per insegnare il cinese agli italiani, sia a livello universitario che scolastico secondario. 

  • Storia culturale delle relazioni Italia-Cina: coinvolgimento in progetti editoriali e pubblicazioni che esplorano come Italia e Cina si siano reciprocamente viste e rappresentate nel corso della storia.


📖 Opere principali e contributi didattici

  • Libri di testo per l’apprendimento del cinese: “Il cinese per gli italiani” (Hoepli) è uno dei manuali più noti dedicati agli studenti italiani. 

  • “Parliamo cinese”, corso di lingua e cultura cinese (Livelli HSK) per contesto scolastico italiano. 

  • “Comunicare in cinese”, libro-corso IDEALE per studenti universitari basato sul nuovo standard nazionale cinese di competenza linguistica. 

  • Altre pubblicazioni accademiche recenti includono “L’identità senza parola. Origine e sviluppo del linguaggio” (2024), studi su Bertuccioli e sulla storia del lessico cinese.


🌐 Impatto e ruolo culturale

  • È Direttore dell’Istituto di Confucio a La Sapienza (uno dei primi in Europa) dal 2006. 

  • Ha contribuito alla diffusione dell’insegnamento del cinese nelle scuole italiane superiori; grazie ai suoi libri di testo e all’attività del suo team, il cinese è formalmente riconosciuto come lingua straniera nelle scuole secondarie. 

  • Tra i suoi ex studenti ci sono professori che oggi lavorano in Cina, in campi vari come lingua cinese, studi italiani e storia.

 

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