La casa dell'oppio di Su Tong
Autore Su Tong (苏童 Sū Tóng)
Editore Orientalia, Roma
Prima edizione Theoria, Roma-Napoli 1995,  Orientalia, Roma, 2018
Titolo originale 罂粟之家 Yīngsù zhī jiā
Leggi l’originale in cinese
Traduzione di Rosa Lombardi
Pagine 128
Note
N. ISBN 978-8896851197
La casa dell’oppio è l’affresco della lenta, inesorabile autodistruzione di una famiglia di un villaggio del Sud, del suo crollo fisico e morale, dietro al quale si intravede, come attraverso un pannello schermato, il crollo di una parte della civiltà cinese nei primi anni del secolo. Perversione sessuale, deformità, lussuria, ferocia e impotenza, corruzione. Su Tong affonda la lama in una materia in via di decomposizione, nel sangue marcio di un ambiente chiuso come una serra attorno a un padre-padrone coltivatore di oppio e alla sua famiglia: una moglie ex prostituta che mette al mondo un figlio nato da una relazione con un servo, un figlio idiota ossessionato dalla fame e dall’omicidio, un fratello malato di sifilide. Su tutto l’odore forte e inebriante dei papaveri da oppio che danno alla famiglia quella ricchezza contaminata che è all’origine del senso del peccato e di espiazione che pervade l’intero libro. Romanzo cupo e sanguigno, scritto con una tecnica narrativa di straordinario pathos, con lo scrittore che indossa di volta in volta i panni dei diversi personaggi in un crescendo che va dal monologo interiore, all’invettiva, al discorso onirico, a un realismo spietato e spettrale. La casa dell’oppio è, come gli altri romanzi di Su Tong, ambientato nel passato pre-rivoluzionario, in un décor al tempo stesso fatiscente e sensuale dietro cui si intravede però, come in un improvviso balenio accecante, una delle ossessioni forti della cultura cinese di sempre: la stirpe, la famiglia, gli antenati, le generazioni e la storia che passa sopra di esse con la violenza distruttrice di un uragano.
Su tong

Nato il 25 ottobre 1963 a Suzhou, in Cina, Su Tong (pseudonimo di Tong Zhonggui) è una delle voci più autorevoli e apprezzate della letteratura cinese. Si affaccia sulla scena letteraria del suo Paese pubblicando su alcune riviste componimenti quali “Qingqun” (Gioventù), “Qingnian zuojia” (Giovani scrittori) e “Xingxing” (Le stelle). Tradotto in francese, inglese, italiano e tedesco, in Occidente ha raggiunto la fama soprattutto grazie al romanzo “Mogli e concubine”, da cui nel 1991 è stato tratto il celebre film “Lanterne Rosse” (titolo originale “Raise the Red Lantern”) dell’acclamato e pluripremiato regista cinese Zhang Ymou. Tra libri adattati per il cinema e romanzi tradotti in tutto il mondo, Su Tong è stato il secondo scrittore cinese a vincere il “Man Asian Literary Prize” nel 2009, oltre a essere stato fra i cinque vincitori del “Mao Dun Literature Prize” nel 2015 e ad aver ricevuto una candidatura al “Man Booker International Prize” nel 2011.

Le opere pubblicate in italiano:
Mogli e concubine (1992), Cipria (1993), La casa dell’oppio (1995, 2018), Spiriti senza pace (2000), I due volti del mondo (2000), Quando ero imperatore (2004), Vite di donne (2008), Racconti fantastici e crudeli (2015), Binu e la Grande Muraglia (2017), L’epoca dei tatuaggi (2021).

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